Polonia ‘sfida’ Europa: “Nostre leggi superiori a quelle Ue”

Alcune parti della legislazione dell’Unione europea non sono compatibili con la Costituzione della Polonia. Lo ha stabilito la Corte Suprema polacca, innescando un potenziale conflitto con Bruxelles. “Il tentativo della Corte europea di giustizia di essere coinvolta nei meccanismi legislativi polacchi viola la norme che assegnano la priorità alla Costituzione e le norme che rispettano la sovranità nell’ambito del processo di integrazione europea”, si legge nel giudizio della Corte.  

La Commissione europea ha utilizzato i Trattati della Ue per giustificare il proprio diritto ad intervenire nelle questioni relative allo stato di diritto in Polonia. Per questo, secondo la Corte europea di giustizia, la nuova procedura per la nomina dei giudici della Corte Suprema polacca potrebbe violare la legge dell’Unione europea.  

In base a questo giudizio, teoricamente la Corte di giustizia europea potrebbe costringere la Polonia ad abolire parte della controversa riforma della giustizia.  

La Commissione Europea a stretto giro ha reso noto che utilizzerà “tutti gli strumenti a disposizione” per assicurare il rispetto del principio che prevede il primato del diritto Ue su quelli nazionali, che è “il cuore dell’Unione, fin dall’inizio”, ha detto il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders. 

“E’ troppo presto per entrare nei dettagli, perché leggerò il testo prima, ma siamo preoccupati per la situazione. Ripeto la nostra posizione sul primato del diritto Ue. Nei mesi scorsi abbiamo coerentemente richiamato alcuni principi fondamentali del diritto Ue, principi che governano l’Ue dall’inizio, che sono il cuore dell’Unione. Prima di tutto, le sentenze della Corte di Giustizia sono vincolanti per tutti i Tribunali nazionali; secondo, il diritto Ue prevale sui diritti nazionali; terzo, solo la Corte Ue ha la giurisdizione per stabilire se un atto di un’istituzione Ue è contrario al diritto Ue”, ha aggiunto. 

“Siamo molto saldi – ha detto ancora – e useremo tutti gli strumenti a disposizione per difendere questi principi, che sono il cuore dell’Unione. Sul Pnrr della Polonia continuiamo le discussioni, sono processi separati. Ma non vogliamo avere alcuna deviazione da quei principi, che sono il cuore dell’Ue, fin dall’inizio”. 

 

(Adnkronos)