(Adnkronos) – Scontri a Montecitorio tra studenti e forze dell’ordine. “Non ci avete ascoltato, bruciamo tutto”: questo lo slogan dei Collettivi autonomi romani degli studenti che si sono riuniti davanti alla Camera dei deputati per protestare contro le politiche del governo Meloni (VIDEO). Un centinaio gli studenti delle scuole occupate della Capitale, che con striscioni e fumogeni sono stati protagonisti di momenti di tensione con la polizia. Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno formato un cordone, facendo partire una carica contro gli studenti appena questi hanno provato a oltrepassare il cordone.
“State manganellando dei minorenni”, urla una ragazza. Dopo i cori contro le forze dell’ordine (“bastardo celerino”) la situazione è parzialmente tornata alla normalità. “Vogliamo dirigerci verso il ministero dell’Istruzione”, ha spiegato uno studente, “vediamo se ce lo fanno fare”. Uno studente del liceo Manara è stato identificato.
Una “scuola transfemminista” che preveda “l’educazione sessuale e all’affettività” per studenti e docenti; un presidio di operatori antiviolenza e carriera alias; e inoltre, uno sportello psicologico finalizzato “a tutelare la salute mentale di tutte le persone che attraversano la scuola”. Queste le rivendicazioni del Coordinamento Autonomo Romano degli studenti, che questo pomeriggio si sono radunati davanti a Montecitorio per protestare.
Tra le richieste degli studenti – dai quali sono partiti cori nei confronti del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, apostrofato come “criminale” – anche una sezione sperimentale che preveda “l’abolizione del voto numerico a favore di una valutazione costruttiva” e “spazi sicuri” gestiti dagli studenti all’interno di ogni scuola.