(Adnkronos) – E’ la finale dei Mondiali in Qatar. Ma Francia-Argentina è anche una partita che va oltre il risultato di oggi. Ci sono contro l’Europa e il Sudamerica, ci sono contro i due giocatori più forti al mondo in questo momento, Lionel Messi e Kylian Mbappè, e c’è in palio un risultato che cambierà radicalmente la storia delle due nazionali.
La Francia, vincendo, eguaglierebbe il record dell’Italia di Pozzo, campione per due edizioni consecutive nel 1934 e nel 1938, un altro mondo e un altro calcio. Oggi, almeno per dieci giocatori in campo, partendo da Kylian Mbappè e dal Ct Didier Deschamps, vorrebbe dire consacrarsi come una generazione imbattibile nel calcio moderno.
L’Argentina insegue la vittoria in un Mondiale dal 1986, dalla Coppa del Mondo vinta praticamente da solo da Diego Armando Maradona, in Messico. Dopo, altre due finali, nel 1990 e nel 2014, tutte e due le volte perse contro la Germania. Perdere ancora allungherebbe un cono d’ombra sempre più ingombrante. Al contrario, per la nazionale albiceleste, vincere vorrebbe dire dimostrare, trascinata da Lionel Messi, di essere capace di uscire dal complesso di inferiorità latente che vive nei confronti dell’argentino più grande di sempre.
Partita dal valore enorme anche per i due protagonisti assoluti, Messi e Mbappè. Il numero 10 argentino, all’ultimo Mondiale disponibile per ragioni anagrafiche, può chiudere il suo conto con la storia e sedersi, per sempre, almeno accanto a Maradona. Il 10 francese, che tra due giorni compie 24 anni, può entrare nella storia, con due Mondiali vinti ai primi due tentativi, avendo la possibilità di continuare a scriverla almeno per i prossimi dieci anni. Con la possibilità concreta di diventare, numeri alla mano, il più grande di sempre.