“Draghi resti premier. Io faccio lo sforzo di stare con il Pd e lui se ne va?”. Così Matteo Salvini durante una pausa del processo Open Arms a Palermo parlando del Quirinale. “E’ giusto che continui, se sposti una pedina è difficile che poi resti tutto com’è. E poi cosa facciamo, abbiamo prolungato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo e lui se ne va a gennaio?”, aggiunge.
Parlando dell’Economist, secondo cui Draghi è un “premier competente e rispettato”, dice: “Sono assolutamente d’accordo”. Per The Economist l’elogio all’Italia non è “per l’abilità dei suoi calciatori, che hanno vinto l’Europeo, né per le sue pop star, che hanno vinto l’Eurovision Song Contest, ma per la sua politica”. Secondo la rivista, Draghi è “un premier competente e rispettato a livello internazionale”. Grazie a lui, e alla “maggioranza che ha sepolto le divergenze a sostegno di un programma di profonde riforme”, l’Italia è uscita da una crisi riuscendo a riprendersi meglio di Francia e Germania, scrive sempre la rivista.
“Cerchiamo di capire cosa vuole fare Berlusconi…”, ha poi detto Salvini, che poi sull’ipotesi di una donna al Quirinale ha sottolineato “anche noi ne abbiamo…”. “Spero che gli italiani non assistano a un gennaio davanti a un Parlamento che non riesce a decidere un Presidente della Repubblica. Il mio obiettivo è decidere presto e bene, e se non tutti insieme perché sarà difficile, a larga maggioranza, senza escludere nessuno”.
“A differenza di Letta che dice ‘Va bene tutti però Berlusconi no’ io mi siedo a quel tavolo ascoltando tutti. Perché Berlusconi no? Se avesse i numeri… Non c’è un articolo della Costituzione che prevede che il segretario del Pd possa mettere dei veti”, ha aggiunto Salvini.
Quanto a “Pera al Quirinale, checché ne dicano i giornali non lo vedo e non lo sento da tempo, ma è stato presidente del Senato, quindi…”.