Dai ‘furbetti’ del Reddito di cittadinanza più di 40 milioni di euro indebitamente percepiti e individuati dai carabinieri nel corso del 2021 in Italia. L’Arma ha controllato in tutto il Paese 156.822 persone che hanno ricevuto il beneficio. Di queste, 9.247 sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per irregolarità. Tra loro, 4.124 erano persone già note alle forze dell’ordine per altri motivi. Negli anni precedenti i controlli avevano riguardato 10.778 soggetti nel 2019 e 18.131 nel 2020, riscontrando rispettivamente 459 e 1.408 irregolarità.
Quasi 48 milioni di euro il totale dei redditi di cittadinanza indebitamente percepiti scoperti durante i controlli dei carabinieri nel 2019, 2020, 2021. Nel 2019 i controlli, nei confronti di 10.778 persone, avevano svelato 969.450,68 euro indebitamente percepiti. Nel 2020 i controlli avevano riguardato 18.131 per un totale di 5.614.247,80 indebitamente percepiti. Nel 2021 il numero dei controllati è salito a 156.822 con somme indebitamente percepite per 41.359.042,02 euro. In totale, nei tre anni, sono state sottoposte a controllo da parte dell’Arma 185.731 persone svelando irregolarità per un totale di 47.942.740 euro.
Figli inventati e mariti dimenticati: le scuse dei denunciati per il sussidio
IL BLITZ DI OGGI: TRUFFA PER 20 MILIONI
Percepivano il Reddito di cittadinanza, ma c’era anche chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E c’è persino chi si è inventato di avere dei figli. C’è un po’ di tutto tra coloro che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza nel Meridione d’Italia. È quanto è emerso dalla maxi operazione, condotta tra il 1 maggio e il 17 ottobre, dai carabinieri del comando interregionale ‘Ogaden’, con giurisdizione sulle Regioni Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, in collaborazione con il comando Carabinieri Tutela del Lavoro. Controlli mirati a verificare la reale sussistenza dei requisiti da parte dei percettori del reddito di cittadinanza che hanno fatto riscontrare quasi 5mila irregolarità per un totale di 20 milioni di euro.
SUSSIDIO ANCHE AL BOSS
Oltre a madri, mogli e parenti di camorristi, fra i percettori di Reddito senza requisiti c’era anche un boss. In particolare i militari hanno scoperto che in provincia di Avellino, percepiva il reddito di cittadinanza un 50enne, ritenuto il reggente del clan camorristico ‘Cavalese’, operante in zona.