Renzi: “Penso che nel 2022 si voterà, è un errore”

”Penso che nel 2022 si andrà a votare”. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si esprime così nel suo intervento alla Leopolda 11. “Penso che sarebbe un errore per il nostro paese andare a votare, penso che la priorità dovrebbe essere lavorare sul Pnrr: un’incredibile mole di denari che arriva al nostro paese, non perché l’ha portata Conte. C’è un algoritmo fatto da due dirigenti olandesi in sede di istituzioni europee che hanno matchato le caratteristiche macroecononiche dell’Italia e i denari che vengono dall’Europa. Non è un merito del governo che ha fatto la trattativa, è un algoritmo. Questa mole di denari incredibile non l’avremo per anni. I dati di questi giorni dimostrano che non siamo ancora fuori dal tunnel” del Covid. 

“Ho l’impressione che i principali leader delle forze politiche italiane, i leader di M5S, Pd, Lega e Fratelli d’Italia, abbiano un interesse politico e in alcuni casi personale di andare a votare. E’ un dato di fatto oggettivo, penso che dovremo essere pronti all’una e all’altra ipotesi. Questa Leopolda non deve servire solo a vedere il cammino che abbiamo fatto, ma anche ad indicare una direzione”, aggiunge Renzi. 

“Giorgia Meloni è stata sdoganata da una certa cultura di sinistra ed è considerata come migliore amica del campo avversario – dice Renzi – Meloni sta facendo delle operazioni politiche che dovrebbero aprire una discussione: la Meloni considera Marine Le Pen troppo moderata rispetto a lei. Il posizionamento politico di Giorgia Meloni non è preoccupante solo in Italia ma soprattutto in Europa”.  

Poi, concludendo i lavori all’ultima giornata dell’undicesima edizione della Leopolda: “Non siamo noi che abbiamo abbandonato la bussola del riformismo, chi lo abbandonato insegue i populisti sul loro terreno. Noi rimaniamo quelli del Jobs act e impresa 4.0, sono loro che adesso strizzano l’occhio al Rdc”.
 

(Adnkronos)