Ricerca, ad Area Science Park la sfida di BeanTech per il data center Orfeo

E’ stata BeanTech a vincere la sfida e diventare così il partner tecnologico di Area Science Park per il data center Orfeo,il primo in Italia ad estrarre dati e conoscenze sul Coronavirus per la ricerca scientifica e che dispone oggi di più di 500 core e 2 mila terabyte di spazio disco utilizzabile, declinati in diversi tipi di tecnologie. L’azienda friulana – specializzata in trasformazione digitale a supporto delle imprese – ha infatti sviluppato, assieme al team di Area – l’ente nazionale di ricerca e innovazione vigilato dal Mur – l’infrastruttura tecnologica del data center Orfeo basato a Trieste. Orfeo completa la piattaforma di Genomica ed Epigenomica costituita, oltre che dal data center, anche da una serie di facility innovative dedicate alle analisi di sequenze su Dna e Rna e genotipizzazione-microarrays. 

“Il data center, progettato prima della pandemia, è stato prontamente impiegato nella lotta al Coronavirus” riferisce Stefano Cozzini, Direttore dell’Istituto Ricerca e Tecnologie di Area Science Park. Orfeo “é stato infatti rapidamente espanso con specifiche schede di calcolo Gpu e nella sua parte storage così -spiega Cozzini- da poter essere utilizzato per stoccare e successivamente analizzare i dati provenienti dall’analisi dei campioni Sars-Cov-2 e delle sue varianti raccolti in Friuli Venezia Giulia”. 

Tra gli altri progetti realizzati, c’é anche il primo browser semantico per estrarre conoscenze sul Sars-CoV-2 nato nel febbraio 2020 da tre studenti del corso di laurea in Data Science and Scientific Computing dell’Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con Area Science Park e Ailc, l’Associazione Italiana di Linguistica Computazionale. Il motore di ricerca innovativo, basato sui più avanzati modelli di intelligenza artificiale, permette di effettuare rapide e precise ricerche semantiche nella miriade di pubblicazioni esistenti sul tema: nel 2020 sono stati oltre 4mila gli studi pubblicati sul virus Sars-CoV-2 e su Covid-19 in tutto il mondo, a cui si aggiungono più di 40mila articoli relativi a vari coronavirus e patologie da essi causate.  

Bean Tech, pmi innovativa dell’Industria 4.0 con sedi a Udine e a Mestre, spiega che “l’analisi dei dati genomici ha bisogno di piattaforme dotate di una grande potenza di calcolo e un’elevata capacità di memoria. All’interno di un container di dimensioni standard, Area Science Park ha installato un Hpc realizzato da BeanTech”, una novità in senso assoluto per l’azienda friulana che ha fornito la parte di Datacenter, l’insieme composto dagli armadi server, dal sistema di raffreddamento e dai gruppi di continuità e la componentistica hardware, certificata da Dell Technologies, garantendo inoltre assistenza continua, sia in remoto che on site, e facendosi carico anche della logistica e delle problematiche interconnesse. “È stato sfidante, esaltante e certo non senza dificoltà affrontare un progetto così importante, in un momento storico, quello della pandemia, che ha indubbiamente elevato le complessità che alla fine ogni progetto Hpc porta con sé” commenta Luca Degano, Sales & Marketing Director di BeanTech.
 

“I sistemi di supercalcolo – ricorda – sono la frontiera tecnologica per quanto riguarda il calcolo computazionale, ed ogni sistema è a sé, ed esiste quasi sempre come una prima e spesso esclusiva installazione”. La capacità di BeanTech è stata quella di realizzare in “modo organico e funzionale un sistema di calcolo integrato alla parte di Data center, utilizzando le migliori e ultime tecnologie hardware e di infrastruttura di player quali Dell Technologies, Nvidia e Vertiv, integrando il tutto attraverso soluzioni software Open Source a garantire le performance, la flessibilità – ma anche la verticalità – e la scalabilità richiesta”sottolinea ancora Degano.  

Dal momento dell’entrata in servizio del data center Orfeo, i ritmi di impiego sono stati superiori a quelli standard tanto da raggiungere il 90% della capacità totale del periodo con oltre 2 milioni di calcolo da luglio a dicembre 2020. Pensato in origine per rispondere all’esigenza della Genomica ed Epigenomica, grazie alla sua flessibilità e alle alte prestazioni del sistema di calcolo, Orfeo è impiegato anche nel campo della formazione. Orfeo rientra nell’iniziativa strategica Argo, un sistema industriale nato da un protocollo d’intesa del marzo 2018, tra il Mu, il Mise e la Regione Friuli Venezia Giulia. Argo conta circa 50 partner – tra realtà pubbliche e aziende private – che sviluppano in sinergia progetti complessi. 

(Adnkronos)