(dall’inviata Silvia Mancinelli) Tra scioperi, pandemia e rinvii oggi al Tribunale di Pescara i parenti delle 29 vittime della valanga di Rigopiano guardano con sconforto all’ennesima udienza di oggi. “Il timore – spiegano all’Adnkronos mentre già dispendono in aula le magliette con i volti dei loro figli e fratelli – è che anche oggi ci rimandino a casa senza averci nemmeno fatto respirare una boccata di giustizia”. Il processo per la strage di Rigopiano, recentemente ricongiunto nei suoi due filoni, quello principale e quello sui depistaggi, è in fase preliminare. A quattro anni e mezzo dai fatti.
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