(Adnkronos) – Sono gli odori fastidiosi provenienti da altri appartamenti (in genere legati all’utilizzo della cucina) la prima causa in assoluto a dare adito allo sfociare delle liti condominiali in Italia. A rivelarlo, alla luce dei tragici fatti sfociati a Roma in una sparatoria mortale proprio a causa di una lite condominiale, una ricerca inedita che il Codacons svela in esclusiva all’Adnkronos, e che stila una vera e propria classifica di quelle che sono le sette principali ‘scintille’ scatenanti.
Al secondo posto, rende noto l’indagine dell’associazione dei consumatori, ci sono i rumori molesti provenienti da altri appartamenti (tv o radio a volume eccessivo, scarpe col tacco, sedie spostate, ecc.). Al terzo, animali domestici (cani che sporcano il cortile, che abbaiano eccessivamente, che attaccano altri condomini, gatti che miagolano di notte, ecc.). La quarta causa di litigio fra condomini è invece l’errato utilizzo delle aree condominiali comuni (auto parcheggiate in modo errato, materiali depositati negli androni, terrazze condominiali usate come ripostigli, ecc.).
In quinta posizione troviamo i problemi connessi ai cortili o ai giardini condominiali (bambini che giocano a pallone, persone che parlano a voce alta, ecc.), e a seguire, al sesto posto, vertenze con l’amministratore di condominio (richieste inevase, lavori non eseguiti, manutenzione dei locali non effettuata, ecc.). Chiude la classifica delle liti più frequenti il tema di piante e balconi (innaffiatura eccessiva, foglie che cadono, tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore, ecc.).
Il Codacons rivela inoltre all’Adnkronos che, secondo stime approssimative, sono circa due milioni le cause pendenti nei tribunali italiani. Per quanto riguarda le regioni con i condomini più litigiosi, i campani e i laziali risultano essere i più attaccabrighe con oltre 190 mila cause circa, seguiti dai siciliani e dai veneti (circa 160 mila procedimenti pendenti). Anche gli emiliani, quando costretti a convivere, perdono la loro tradizionale ospitalità e scatenano un florilegio di cause: ben 150 mila. Condomini solo apparentemente più tranquilli in Liguria e nelle Marche (50 mila cause iscritte a ruolo), Abruzzo (43 mila fascicoli aperti), Friuli Venezia Giulia (40 mila) e Trentino Alto Adige (30 mila).