Russia, per i soldati niente smartphone in prima linea: Duma pensa a punizione

(Adnkronos) – La Duma di Stato russa vorrebbe consentire ai comandanti di punire i militari per l’utilizzo di smartphone personali e dispositivi di navigazione in prima linea. Lo rende noto l’Institute for the study of war (Isw), aggiungendo che la proposta ha provocato una significativa reazione negativa da parte dei milblogger, che hanno sottolineato come le forze russe continuino ad avere problemi di comando e controllo e un eccessivo affidamento su tecnologie non sicure per condurre operazioni di combattimento in Ucraina. Il Comitato di difesa della Duma di Stato russa ha annunciato il suo sostegno a un emendamento che renderà l’uso di telefoni personali e dispositivi elettronici nella zona di combattimento un “grave reato disciplinare” e consentirà ai comandanti russi di arrestare i militari responsabili di tali reati senza un ordine del tribunale e di trattenerli fino a 10 giorni. 

Il presidente del Comitato di difesa della Duma di Stato russa Andrei Kartapolov ha affermato che le punizioni non sarebbero applicabili ai militari che utilizzano dispositivi per operazioni di combattimento e ha osservato che l’emendamento si basa su un precedente disegno di legge che generalmente vietava l’uso di dispositivi privati in Ucraina. Kartapolov ha aggiunto che l’obiettivo principale di questo emendamento è quello di proteggere i militari russi dai rischi per la sicurezza associati all’uso improprio del telefono cellulare. Dal canto loro – sottolinea l’Isw – i milblogger russi hanno ampiamente criticato questo emendamento e hanno affermato che punire i soldati per l’utilizzo di dispositivi personali complicherà significativamente la logistica russa e le operazioni in generale.  

I milblogger hanno precisato che i militari russi fanno molto affidamento sui loro dispositivi personali per trasmettere le coordinate degli obiettivi e richiedere l’assistenza degli artiglieri russi e dagli operatori di droni, per navigare nelle aree di prima linea e per il coordinamento delle unità. Un importante milblogger russo – scrive il think tank Usa – ha pubblicato un appello formale a Kartapolov, affermando che l’emendamento avrebbe portato alla “paralisi” dell’esercito russo e ha invitato il Comitato di difesa della Duma russa a modificare il disegno di legge per renderlo più coerente con il modo in cui le forze russe utilizzano i dispositivi personali in Ucraina. Diversi milblogger russi hanno invitato il governo russo a fornire dispositivi di navigazione sicuri ai militari russi prima di istituire punizioni per l’uso occasionale di dispositivi personali e hanno criticato i deputati della Duma per non avere contatto con le realtà della prima linea. 

I milblogger russi hanno anche invitato i deputati della Duma a collaborare con le forze armate russe sugli emendamenti proposti e sulla futura legislazione al fine di garantire che le leggi siano in accordo con le realtà del fronte e hanno esortato i deputati a visitare la linea del fronte in Ucraina. Un milblogger ha accusato Kartapolov e il suo team di aver commesso tradimento e di aver perseguito questa politica al fine di aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. Non è ancora chiaro se il comando militare russo sarà in grado o disposto a imporre una punizione per l’uso di dispositivi personali in Ucraina, dato l’elevato livello di dipendenza dell’esercito russo da sistemi di comunicazione non sicuri. I milblogger hanno messo in dubbio il modo in cui i funzionari russi intendono distinguere tra dispositivi utilizzati e non utilizzati per operazioni di combattimento e hanno sarcasticamente notato che i funzionari russi potrebbero voler implementare un complicato (e probabilmente inefficace o inapplicabile) sistema burocratico per differenziare i dispositivi. 

 

(Adnkronos)