Il Trust della Salernitana, secondo la Figc, “non rispetta i requisiti di indipendenza e terzietà che erano stati richiesti”. Non si entra nel merito delle persone ma delle procedure con cui sono stati nominati. La Figc quindi sostanzialmente ha bocciato la proposta di trust presentata venerdì dalle società proprietarie dalla Salernitana, secondo quanto apprende l’Adnkronos, ma ha dato tempo fino a sabato alle 20 per risolvere i problemi che sono stati evidenziati.
La Figc ha evidenziato che non c’è nessuna garanzia che queste persone siano state nominate attraverso un processo indipendente e terzo, visto che non è stato spiegato come sono stati scelti. Inoltre rispetto all’indipendenza e alla terzietà, sussiste un terzo elemento fondamentale: una relazione della Covisoc dice che il trust e il fondo non dispongono delle riserve economiche necessarie. Quindi, evidenzia la Figc, “non c’è l’indipendenza economica del trust rispetto alle società disponenti”.
Altra curiosità riguarda le società fornitrici che sono riconducibili alla Lazio. Il tempo però per sistemare le questioni c’è, ed è stato fissato fino a sabato 3 luglio alle ore 20 per “modificare la struttura e i criteri che regolano anche il rapporto tra i guardiani, il trust e gli amministratori”.
Nella lettera viene inserita anche la possibilità che il ‘guardiano’ possa revocare in certe situazioni anche il mandato del trustee. Quindi, secondo la Figc, “ci sono regole sia nella nomina che nella gestione del trust che non garantiscono l’indipendenza e la terzietà”.