San Felice Circeo, spari da auto in corsa. Convalidato oggi l’arresto dei due maggiorenni

(Adnkronos) –
E’ stato convalidato oggi l’arresto dei due maggiorenni che, insieme a due amici 17enni e a un quinto al momento irreperibile, la notte tra giovedì e venerdì scorsi hanno seminato il panico tra Terracina e San Felice Circeo, sparando all’impazzata piombini ad aria compressa. Il più grande, 21enne di origini maghrebine, ma residente a Frosinone, già noto per stupefacenti come anche uno dei più giovani del gruppo, è ora ai domiciliari come il ‘complice’ appena 18enne. Alla guida di una Mercedes Classe B con la patente di guida sospesa, si è mosso da Terracina, mentre da una carabina, forse impugnata a turno dai quattro in auto, il gruppo sparava piombini centrando a caso i passanti.  

Tre sono stati feriti nella parte alta del colpo, collo e braccia, un altro a un orecchio mentre una guardia giurata è stata presa alle gambe. Una coppia di giovanissimi, invece, è stata ferita mentre passeggiava sul lungomare di San Felice Circeo ma sono stati tutti refertati con prognosi lievi che vanno dai 7 ai 10 giorni. I carabinieri della locale compagnia, che hanno ripercorso il tragitto dei cinque ascoltando testimonianze di passanti e feriti, hanno individuato i quattro della ‘banda’ sequestrando carabina e macchina. 

“Penso sicuramente che questi ragazzi non abbiano tutte le rotelle a posto, perché sparare all’impazzata da un’auto in corsa e mirare ad altezza uomo rischiando di colpire degli innocenti a un occhio, è un fatto gravissimo. E’ il caso di affrontare il problema in modo deciso” dice all’Adnkronos Francesco Giannetti, sindaco di Terracina. I cinque ragazzi, uno ancora irreperibile, hanno esploso numerosi piombini da una carabina poi sequestrata ferendo sette passanti. “Si sta prendendo una deriva pericolosa tra baby gang e risse – continua – ora addirittura questi giochi pericolosi. Oggi mi sono ripromesso di incontrare il comandante dei carabinieri. Stigmatizzo tutto, mi dissocio completamente. Quanto accaduto è grave”. 

(di Silvia Mancinelli)
 

(Adnkronos)