(Adnkronos) –
I virologi promuovono ‘il collega’ Checco Zalone, che sul palco di Sanremo 2022, nella seconda serata del Festival, ha cantato ‘Pandemia ora che vai via’ irridendo bonariamente gli esperti, saliti alla ribalta dalla primavera 2020.
Nei panni del virologo Oronzo Carrisi, cugino del celebre Al Bano, lo showman ha infatti interpretato una canzone – ‘scritta’, tra gli altri, da Bassetti, Burioni, Crisanti, Brusaferro, Galli, Fauci e Locatelli – ironizzando sulla sovraesposizione mediatica di medici e professori (Video). Le recensioni dei colleghi del virologo Zalone non si sono fatte attendere.
BASSETTI – “Zalone è fantastico, eccezionale. Io sono un grande estimatore è un numero uno e ho visto i suoi film. Ha colto nel segno. ‘Pandemia ora che vai via’ speriamo davvero che vada via e insomma ha colto questo anno dei virologi. Io mi sono sentito poco tirato in ballo perché non sono un virologo ma un infettivologo. A parte questo, credo sia bello ridere anche su questo aspetto della comunicazione di questi due anni, i virologi che non devono parlare, devono stare zitti, non vanno d’accordo. Zalone ha colto questo aspetto. Ma speriamo che la canzone porti fortuna alla fine della pandemia. Io non ho nessun problema a tornare a fare il mio lavoro, anche se andrò meno in televisione sarò felice lo stesso. Ci saranno altri modi di comunicare le malattie infettive”, afferma all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
GALLI – Secondo Massimo Galli, “Zalone ha fatto delle cose che definire divertentissime è poco, penso alla canzone ‘La Vacinada'”. “Immagino che ieri abbia voluto raccogliere un sentimento generale degli italiani che non ne possono più della pandemia. Sorrido e basta, non starei a farci dei castelli di carta sopra”, ha detto all’Adnkronos Salute l’ex direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, commentando l’esibizione di ieri sera.
LOPALCO – “Ci sono rimasto male avrei preferito un duetto con Zalone”, afferma all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento. “L’ironia è una chiave di lettura della realtà che va rispettata, ironizzare non è sminuire o derubricare – prosegue Lopalco – quando guarderemo indietro, a questi anni di pandemia, alcune azioni ci sembreranno esagerate e potremmo avere anche la liberà di riderci sopra”.