(Adnkronos) – “Per ognuno di noi presentare Sanremo una bella medaglia ma non è la cosa che ti spinge ad alzarti la mattina, se succederà benissimo altrimenti si continua a lavorare”. Lo dice Alessandro Cattelan, incalzato dalle domande dei cronisti sulla possibilità di presentare il festival in futuro. “Quest’anno ero concentrato più sul Dopofestival che sulla serata di stasera, oggi è come la discussione finale della tesi”, sottolinea poi circa la co-conduzione di stasera all’Ariston per la finale della kermesse assieme ad Alessia Marcuzzi.
“Come sto? Distrutto”, scherza, raccontando le emozioni della sua prima volta. “Tra una cosa e l’altra, con l’adrenalina post trasmissione, abbiamo finito sempre alle 4 -dice il conduttore- Ma ero preparato, è successo tutto quello che mia aveva preannunciato Carlo”. La parte del lavoro “è quella più rilassante, è il nostro lavoro e ci piace -dice Cattelan- Quasi il riposo”. A Sanremo “non c’ero mai stato, è una settimana di follia, ma bella. Il fatto poi che sia andato tutto bene ti da carbone per avere energia”.
Cattelan risponde poi sulle polemiche social scatenatesi dopo che al Dopofestival, mentre era ospite Rocco Hunt (che non ha particolarmente gradito, spiegandone poi i motivi in un post), col brano si è ironizzato sulla vicenda di Roccaraso invasa dai pullman provenienti da Napoli per seguire la nota influencer campana Rita De Crescenzo. Modificare ‘Montagne Verdi’ parlando di Roccaraso? “Lo rifarei, perché è quello che abbiamo fatto in queste serate, modificare le canzoni del festival legandole ad agganci di attualità”.
“Marcella Bella ha fatto diventare famose le montagne verdi con quel brano, questo è l’anno in cui una nuova montagna in Italia è diventata famosa”, spiega Cattelan. Che tiene a sottolineare: “Con Napoli ho un rapporto splendido, quando ci vado vengo coccolato dalla gente e io faccio lo stesso con loro -aggiunge Cattelan- Anche ieri, parlando delle esibizioni dei duetti in trasmissione, tra le mie preferite c’erano Rocco Hunt e Clementino”.
Cattelan conclude poi citando il comico americano Ricky Gervais: “Lui dice che spesso si confonde il soggetto di una battuta con il bersaglio, qui il bersaglio era il fatto che basta un post di un’influencer a scatenare pulmann che invadono una cittadina”.