Sinner: “Non vado a Sanremo, faccio il tifo da casa”

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Jannik Sinner non andrà al Festival di Sanremo 2024, caso chiuso. Il 22enne azzurro, vincitore degli Australian Open domenica scorsa, declina l’invito di Amadeus. “Faccio il tifo da casa. E’ un evento bello ma sto due giorni. Guardo in avanti, quando dovrei andare a Sanremo sarò già a lavorare, non ci andrò”, dice Sinner nel suo incontro con la stampa a Roma. 

Sui media, oltre alla celebrazione per l’impresa sportiva con la conquista del primo Slam in carriera, è tornata sotto i riflettori la decisione del tennista di risiedere a Montecarlo, con conseguente ‘dibattito’ sul fatto che l’altoatesino non paghi le tasse in Italia. Sinner spiega la decisione di scegliere il Principato come base: “Quando ho fatto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore che aveva la residenza a Monaco: la cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, strutture perfette, diverse palestre, campi buoni, mi sento a casa, sto bene lì, ho una vita normale, posso andare al supermercato senza problemi”, dice. 

 

Il 2024 è l’anno dei Giochi di Parigi. “Portabandiera a Parigi 2024 ? Non ci sto pensando. Le Olimpiadi saranno un momento chiave per me, saranno la prima volta che le gioco. Ci sono tanti atleti, i migliori al mondo che non vedo di conoscere per prendere spunti positivi che mi possono aiutare”, dice Sinner, che nel 2021 ha saltato le Olimpiadi di Tokyo scegliendo una programmazione differente. “Sarà uno dei tornei più importanti dell’anno, perché non ci sono ogni anno e sono contento di giocarli. Speriamo che l’Italia possa portare a casa più medaglie possibili”. 

Il trionfo a Melbourne segna una svolta nella carriera e nelle ambizioni? “Sono contento di condividere tante emozioni con tutti voi ma non c’è solo un torneo, ce ne sono tanti. Abbiamo tante possibilità di fare bene, ma anche di fare male. Dobbiamo essere pronti ma contenti di questa situazione, questo traguardo è importante per me e il mio team”, dice Sinner. “Si sente il calore della gente, mi piace ma come ragazzo sono come due settimane fa, semplice e normale”, aggiunge prima di concentrarsi sul futuro. 

“Sarà molto importante la programmazione, abbiamo fatto molto bene lo scorso anno, il fisico ora è abbastanza buono ma so che devo migliorare quella parte lì, la forza ma anche la resistenza. Tanto lavoro in palestra. Posso servire un po’ meglio, fare un po’ tutto meglio ma ho lavorato bene sullo step mentale che abbiamo fatto su come affrontare certe partite e certi momenti ma c’è ancora lavoro da fare”, aggiunge. 

 

“Una mia qualità? Forse è tutto lavoro, non ci sono segreti che uno riesca ad arrivare ad un bel traguardo. Il segreto forse è lavorare più degli altri, io conosco solo me stesso, di quanto uno è professionale, anche questa è una qualità, mi sveglio al mattino e la prima cosa che penso è che oggi mi devo allenare, non c’è un segreto dietro”, risponde il numero 4 del mondo. “Qualcosa che mi fa paura? Nella mia testa è sempre una partita di tennis, è quello che mi piace fare, sto andando in campo tranquillo, con la voglia di vincere, se il mio avversario è più bravo gli stringo la mano. Non ho paura, ci saranno dei momenti più difficili da gestire ma non ho paura”, prosegue. 

 

 

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