Dalla Val Pusteria al tetto del mondo. E’ questo il percorso vincente di Jannik Sinner, primo italiano nella storia del tennis ad essersi issato alla prima posizione del ranking Atp dopo il ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros per il problema al ginocchio, in oltre 50 anni di vita della classifica mondiale.
Il neo numero uno del mondo nasce il 16 agosto 2001 a San Candido e come tanti altoatesini si appassiona alla sci, iniziando subito ad eccellere vincendo il titolo italiano giovanissimi di slalom gigante. A 13 anni appende gli sci al chiodo per dedicarsi al tennis, sport che fino a quell’età gioca saltuariamente in estate. A 14 anni la svolta: va a Bordighera al centro di Riccardo Piatti, coach di alto livello internazionale che ha seguito tantissimi campioni, uno su tutti il ‘re dei re’ Novak Djokovic all’età di 18 anni. Entra nel circuito professionistico a 16 anni e l’ano successivo il primo titolo challenger a Bergamo nel febbraio 2019, dove prevale in una finale tutta azzurra su Roberto Marcora.
Da lì è un bruciare le tappe. A maggio gioca il suo primo Masters 1000 agli Internazionali Bnl d’Italia, dove elimina al primo turno lo statunitense Steve Johnson, prima di arrendersi al greco Stefanos Tsitsipas. A fine agosto allo Us Open la prima partecipazione a uno Slam, dove cede all’ex campione Stan Wawrinka in 4 set. Finisce l’anno nei primi cento del mondo, vincendo le Next Gen Atp Finals a Milano, dove sconfigge in tre set in finale l’australiano Alex De Minaur.
Nel 2020 raggiunge il suo primo quarto di finale in un torneo major al Roland Garros: dove si arrende in tre set lottati al ‘re della terra’ Rafael Nadal. A novembre il primo titolo Atp 250 a Sofia, dove prevale nell’atto conclusivo al canadese Vasek Pospisil al set decisivo. Finisce l’anno al numero 37 del mondo.
Nel 2021 l’esplosione che lo porta in top ten. Si aggiudica 4 tornei: a Melbourne in finale sull’altro italiano Stefano Travaglia, nel 500 di Washington dove ha la meglio sullo statunitense McKenzie McDonald per 7-5 al 3° set e a Sofia dove difende il titolo sul francese Gael Monfils e ad Anversa sull’argentino Diego Schwartzman. A Miami gioca la sua prima finale 1000, perdendo dal polacco Hubert Hurkacz. Si issa la numero 9 del ranking e gioca da riserva le finali Atp a Torino, entrando al posto di Matteo Berrettini, perdendo contro il russo Daniil Medvedev e vincendo contro Hurkacz.
Il 2022 si apre con il ko ai quarti di finale dell’Australian Open contro Tsitsipas e con la clamoroso decisione di lasciare lo storico coach Piatti per affidarsi a Simone Vagnozzi affiancato qualche mese dopo dall’australiano Darren Cahill. L’annata è sfortunata per diversi problemi fisici ma lo vede raggiungere i quarti a Wimbledon e allo Us Open dove si arrende rispettivamente a Djokovic e allo spagnolo Carlos Alcaraz, sempre al 5° set. Finisce l’anno al numero 15 del mondo. Il 2023 è l’anno del cambio.
Il 2023 segna il definitivo salto di qualità. Dopo la sconfitta agli ottavi di finale a Melbourne contro Tsitsipas al 5° set arriva il titolo nel 250 di Montpellier superando lo statunitense Maxime Cressy in due set. A Miami arriva la seconda finale 1000 della carriera, persa da Medvedev.
In luglio a Wimbledon la prima semifinale Slam, dove si arrende a Djokovic. In estate il cambio di marcia con la prima vittoria 1000 a Toronto, regolando in finale De Minaur, dopo il ko con il tedesco Alexander Zverev agli ottavi di finale allo Us Open, rinuncia a giocare il girone di Coppa Davis a Bologna venendo fortemente criticato da buona parte della stampa ma quel riposo gli serve per esser al top nel tour asiatico e a Pechino arriva il titolo con le vittorie su Alcaraz e Medvedev in semifinale e finale. Vince anche a Vienna su Medvedev e raggiunge la finale alle Atp Finals, dove si arrende a Djokovic. La settimana successiva trascina l’Italia alle finali di Davis a Malaga, vincendo tutte le sue partite sia in singolo che in doppio in coppia con Lorenzo Sonego, risultando determinante nel portare l’insalatiera in Italia dopo 47 anni.
Il 2024 è una sinfonia vincente che inizia all’Australian Open, dove prevale in finale al 5° set in rimonta da 0-2 sotto con Medvedev, poi i successi a Rotterdam, su De Minaur, e nel 1000 di Miami sul bulgaro Grigor Dimitrov.
La stagione su terra vede il ko in semifinale a Montecarlo con Tsitsipas e il ritiro nei quarti di Madrid per un problema all’anca recupera per essere presente al Roland Garros. A Parigi macina avversari fino all’approdo in semifinale. E mentre affronta il bulgaro Grigor Dimitrov nei quarti, arriva la news del giorno – o dell’anno? -: Novak Djokovic si ritira dal torneo, Jannik Sinner è il nuovo numero 1 del mondo.