(Adnkronos) – “Non possiamo parlare di transizione ecologica se non si fa anche l’economia circolare e non c’è economia circolare se non si mettono in campo quegli acquisti verdi che portano poi il pubblico, ma anche i privati, a mettere in campo percorsi per utilizzare prodotti e beni che derivano dal riciclo piuttosto che da materie prime. Quindi è una chiusura del ciclo dell’economia circolare che è fondamentale ribadire in questo Paese che ha una leadership sul recupero di materia e che invece fa ancora molta fatica sugli acquisti verdi”. Queste le parole di Stefano Ciafani, presidente Legambiente, intervenuto al Forum Compraverde Buygreen di Roma.
“Legambiente collabora ormai da diversi anni in questo appuntamento producendo un rapporto sullo stato di applicazione degli acquisti verdi nel settore pubblico facendo una serie di focus sulle varie stazioni appaltanti per raccontare come sta procedendo la rivoluzione degli acquisti verdi, per evidenziare in quali settori si concentrano i ritardi per fare in modo che si abbassi il freno a mano e si possa accelerare definitivamente”, dice.
“L’Italia è il paese leader dell’Europa, siamo più bravi dei tedeschi, lo raccontiamo e lo rivendichiamo poco. Sul recupero di materia siamo molto più bravi di tutti i paesi del nord Europa, questo un po’ per ragioni storiche, l’Italia è un paese scarso di materie prime, e un po’ perché poi abbiamo costruito negli ultimi 25 anni alcune filiere di raccolta e di riciclo che hanno dato risultati concreti – conclude – Dobbiamo fare la stessa cosa anche su quei pezzi dell’economia circolare dove si fa ancora più fatica. Il settore degli acquisti verdi è un settore in cui siamo ancora in ritardo, ma questo non fa venir meno la leadership italiana in questo settore che dobbiamo assolutamente raccontare sempre di più”.