Spazio, Esa lancia altri 3 nanosatelliti. In volo con SpaceX

Lanciati dall’Agenzia Spaziale Europea con un Falcon 9 di SpaceX altri 3 nanosatelliti per il monitoraggio del clima, del traffico di navi e aerei e per potenziare l’IoT. I tre nanosatelliti – che rientrano negli obiettivi Esa per rilanciare l’industria spaziale europea, promuovere l’innovazione e creare posti di lavoro – sono parte del Pioneer Partnership Programme dell’Esa, con il supporto dell’Agenzia spaziale britannica, che mira a stimolare l’imprenditorialità aiutando aziende relativamente piccole a dimostrare come le nuove e avanzate tecnologie di telecomunicazione possono funzionare nello spazio e fornire nuovi servizi commerciali.
 

L’Agenzia Spaziale Europea, in post sul suo sito ufficiale, spiega che due dei satelliti, dotati di terminali che consentono collegamenti ottici inter-satellitari, sono stati sviluppati da Spire, una società di dati e analisi con sede nel Regno Unito che utilizza una costellazione di nanosatelliti per tracciare i modelli meteorologici e seguire il traffico marittimo e aereo. Il terzo è stato sviluppato da In-Space Missions, un produttore di satelliti con sede nel Regno Unito che offre servizi di rideshare per le aziende che cercano di dimostrare rapidamente le proprie tecnologie senza dover organizzare i propri lanci.  

Il veicolo spaziale supporterà otto diversi carichi utili di aziende tra cui Lacuna Space e SatixFy, entrambe con sede nel Regno Unito. Grazie al Pioneer Partnership Program circa 15 satelliti sono già operativi in ​​orbita e altri 12 satelliti dovrebbero essere lanciati nei prossimi due anni. L’Esa inoltre sta lavorando con altre quattro società nell’ambito di questo programma per supportare l’innovazione nell’industria spaziale europea: il piccolo fornitore di satelliti Aac Clyde Space con sede nel Regno Unito; il produttore di satelliti Airbus in Francia; la società di dati Open Cosmos nel Regno Unito; e Sitael, la più grande società spaziale privata in Italia. “L’Esa è orgogliosa di consentire alle piccole e medie imprese in Europa di diventare fornitori di missioni spaziali ed entrare nell’industria spaziale attraverso programmi come Pioneer” ha commentato Elodie Viau, Direttore delle telecomunicazioni e delle applicazioni integrate dell’Esa.
 

(Adnkronos)