Spazio, l’italian food vola sulla Luna: ‘rampa di lancio’ in Lussemburgo

L’italian food vola in orbita con destinazione la Luna e la ‘rampa di lancio’ è in Lussemburgo. L’ambasciata italiana nel Granducato ha infatti deciso di promuovere le eccellenze agroalimentari italiane coniugandole con l’alta tecnologia spaziale per trasformarle in ricette da gustare in microgravità. “Da sempre i cibi italiani come il Parmigiano Reggiano sono stati presenti in ambienti estremi per la loro qualità e possibilità di resistere nel tempo e, in vista delle prossima missione sulla Luna, questa volta abbiamo voluto ideare ricette stellate made in Italy pensate con ingredienti che si possano coltivare nelle serre spaziali” anticipa all’Adnkronos l’ambasciatore italiano nel Granducato, Diego Brasioli che mercoledì prossimo promuove in Lussemburgo, via streaming, l’evento “Italian Food in the Space” in occasione della sesta Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che quest’anno ha per tema la “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità ambientale”. 

“L’idea delle ricette spaziali nasce anche dalla intensa collaborazione sulle attività spaziali fra l’Italia ed il Lussemburgo ed in vista del programma della Nasa Artemis che riporterà l’uomo sulla Luna ma il nostro progetto guarda anche all’esplorazione di Marte, a quando un essere umano andrà sul pianeta rosso” anticipa ancora Brasioli che il 24 racconterà questa ‘sfida spaziale’ con la professoressa Valentina Sumini del Politecnico di Milano,
l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano, e lo Chef stellato Ilario Mosconi che ha letteralmente inventato ricette spaziali gourmet da poter realizzare e consumare in assenza di gravità.  

“Come oggi anno alla fine di novembre il ministero degli Esteri promuove la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e le ambasciate sono chiamate a promuoverla e quest’anno il tema specifico è la sostenibilità. Ecco, abbiamo pensato di mettere insieme cucina, tradizione, tecnologia e innovazione nel solco della sostenibilità” aggiunge Brasioli spiegando che “la conferenza – promossa in collaborazione con la Ccil-Camera di Commercio Italo-Lussemburghese – è dedicata all’alimentazione nello spazio ed ha pertitolo “Italian Food in Space. New technologies and traditional quality products for sustainability and nutritional well-being in outer space’. Al centro c’è l’apporto italiano alla Dieta Mediterranea e al benessere degli astronauti, con particolare riferimento alla sostenibilità delle coltivazioni di prodotti alimentari nella futura base lunare”.
 

“C’è una tradizione italiana di cibo nazionale in ambienti estremi, quando ero in Pakistan – ricorda Brasioli – passavano mote spedizioni che portavano derrate alimentari adatte all’alimentazione in alta e altissima quota e alcuni prodotti erano italiano come il Parmigiano Reggiano e o la bresaola, prodotti che non deperiscono facilmente”. Italia e Lussemburgo sottolinea, “sono gli unici due paesi dell’Unione Europea parte del progetto Artemis, il programma sviluppato dalla Nasa, dalle aziende di voli spaziali commerciali statunitensi e da altri partner internazionali tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l’Esa, con l’obiettivo di far sbarcare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna entro il 2024”. Nel corso della conferenza del 24, la ricercatrice italiana Valentina Sumini, Visiting Professor presso il Politecnico di Milano e Research Affiliate presso il Mit Media Lab, presenta ad un parterre specializzato composto da operatori economici e scientifici, i suoi studi sulle serre idroponiche sulla superficie di Luna e Marte, che hanno vinto di recente il “Nasa Big Idea Challenge”.  

Lo Chef Ilario Mosconi dell’omonimo ristorante di Lussemburgo con stella Michelin, svela la sua ricetta originale di “Food in Space”, basata sugli ingredienti della serra idroponica e cucinata con tecniche speciali, promuovendo i profili nutrizionali della tradizione culinaria italiana e la qualità autentica dei suoi prodotti. All’incontro interviene anche l’astronauta Luca Parmitano, primo italiano Comandante della Stazione Spaziale Internazionale, per raccontare la sua esperienza personale sulle abitudini alimentari in orbita ed illustrare le sfide e le nuove opportunità offerte dall’esplorazione spaziale. Alla conferenza partecipano anche l’astrofisica Simonetta Di Pippo, Direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio extra-atmosferico (Unoosa), e il professore Antonino Salmeri dell’Università di Lussemburgo.  

In vista dell’appuntamento spaziale, anche Fabio Morvilli, presidente della Camera di Commercio italo-lussemburghese, ha voluto spiegare che “nell’ambito del Sistema Italia la Ccil promuove, con l’Ambasciata Italiana, il cibo nello spazio passando per l’implementazione dell’intelligenza artificiale, settore nel quale la piazza lussemburghese attira molte realtà già collaudate e numerose start up anche di origine italiana”. All’incontro del 24 portano i loro saluti istituzionali Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale italiana, Marc Serres, presidente della Luxembourg Space Agency (Lsa) e Cecilia Piccioni, Vice Direttore Generale Sistema Paese-Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, per sottolineare l’azione del Sistema Paese nella promozione e tutela dell’agroalimentare italiano, in connessione con i settori ad alto contenuto tecnologico e scientifico.  

(di Andreana d’Aquino)  

(Adnkronos)