(Adnkronos) – “Non c’è nessuna intenzione di disperdere l’esperienza e il patrimonio innovativo del Sistema Pubblico dell’Identità Digitale (Spid), ma la volontà di migliorarlo e farlo evolvere per creare un modello italiano di identità digitale”. A chiarirlo è il sottosegretario di Stato all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.
“L’identità digitale è il perno della cittadinanza digitale e deve essere gestita direttamente dallo Stato, come richiesto dalla disciplina europea. Un cambiamento necessario nel segno della modernità e della semplificazione della vita dei cittadini” spiega Butti, assicurando che “il processo di razionalizzazione delle identità digitali proseguirà in maniera aperta e condivisa, dialogando con tutti gli attori coinvolti”.
Il chiarimento arriva dopo il dibattito acceso dalle parole del sottosegretario che sabato, all’iniziativa per i 10 anni di Fratelli d’Italia a Roma, aveva spiegato: “Cerchiamo di spegnere gradualmente Spid che raccoglie una serie di identità digitali e facilitare l’azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione. D’accordo tutti dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e avere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale”.
Tema ripreso in una lettera al ‘Corriere della Sera’. “Abbiamo un’idea definita: non vogliamo eliminare l’identità digitale – aveva sottolineato Butti – ma averne solamente una, nazionale e gestita dallo Stato (proprio come quella che gli italiani portano nel loro portafogli dal 1931). Stiamo lavorando, sulla base di questa idea, sondando le necessità di tutti gli stakeholder coinvolti. I primi esiti dei nostri colloqui sono incoraggianti e li puntualizzeremo nei prossimi mesi con estrema trasparenza”.