“La fine dello stato d’emergenza” il 31 marzo “non significa che il virus vada via o che la pandemia sia finita”. Roberto Speranza, ministro della Salute, a Che tempo che fa si esprime così sulla nuova fase che si apre dall’1 aprile, quando non sarà più in vigore lo stato d’emergenza per la gestione del covid. “Usciamo dall’autunno e dall’inverno senza aver fatto chiusure, a differenza di altri paesi. In Italia non è avvenuto perché il 91,36% ha fatto almeno una dose di vaccino, quasi il 90% della popolazione ha fatto 2 dosi. Oltre 38 milioni di persone hanno fatto anche la dose booster. Questa situazione ci ha messo in condizione di superare l’autunno e l’inverno senza chiusure”, dice Speranza.
“Dall’1 aprile cessa lo stato d’emergenza, il nostro paese comincia ad affrontare il virus con strumenti ordinari. Il virus non scompare e restano una serie di indicazioni, a cominciare dall’uso di mascherine al chiuso. L’obbligo sparirà a maggio? Lo valuteremo nel mese d’aprile, rispetto ad altri paesi abbiamo scelto un approccio più graduale. Dobbiamo aprirci ad una fase diversa, nei mesi in cui si sta più all’aperto possiamo permetterci una maggiore libertà sempre all’insegna della gradualità. E’ una nuova fase, sarebbe sciocco pensare di gestire la pandemia come un anno fa”, prosegue il ministro.
“La fine dello stato d’emergenza non significa che il virus vada via o che la pandemia sia finita. Ma possiamo affrontare con strumenti diversi un virus che non è più sconosciuto, abbiamo un tasso elevato di protezione” per le vaccinazioni “e abbiamo nuovi strumenti come le pillole antivirali”.