Un Super green pass di durata più breve rispetto agli attuali 12 mesi, con regole per non vaccinati e nuove misure per arginare la quarta ondata di contagi covid in Italia. Oggi sono in programma prima la cabina di regia, poi il Consiglio dei ministri per una stretta annunciata dopo una giornata caratterizzata da un bollettino con 10.047 nuovi casi e 83 morti. Le regioni chiedono un giro di vite che riguardi i no vax e tuteli chi si è vaccinato.
Sul tavolo, misure che dovrebbero riguardare l’accesso a bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri e musei. “Una rimodulazione del green pass come durata e come tipo” di certificato “è verosimile. Sicuramente non viene toccato il lavoro”, dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a DiMartedì ed escludendo che la svolta riguardi l’accesso ai posti di lavoro: in questo quadro, il tampone negativo dovrebbe continuare a essere sufficiente.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi e le forze di maggioranza dovranno definire la profondità delle misure e il loro perimetro. Bisognerà decidere se varare la svolta anche in zona bianca, come chiesto da alcuni governatori nel confronto con l’esecutivo, o se individuare settori off limits per i non vaccinati solo in zona gialla, arancione e rossa.
Le misure non dovrebbero valere per treni ad alta velocità e agli aerei: per spostarsi continuerà ad essere sufficiente un tampone. La durata del ‘responso’ negativo potrebbe inoltre scendere da 72 a 48 ore per il molecolare e da 48 a 24 per l’antigenico. Il trasporto locale finora non è stato associato al Green Pass: alcune forze di maggioranza vorrebbero una stretta anche in questo ambito, ma rimane la difficoltà legata ai controlli.
Le linee guida delle regioni, inviate al governo, prevedono che il possesso del green pass non cancelli la necessità di continuare a utilizzare le mascherine. “Nella fase attuale nelle quale la campagna vaccinale è in corso e le indicazioni scientifiche internazionali non escludono la possibilità che il soggetto vaccinato possa contagiarsi, pur senza sviluppare la malattia, e diffondere il contagio, la presentazione di una delle certificazioni verdi Covid-19 non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio, quali in particolare l’utilizzo della mascherina (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2 in ambienti chiusi”, si legge.
Nell’agenda del governo anche un altro tema che si annuncia complesso: il Green Pass per gli under 12. L’argomento è collegato all’imminente parere dell’Ema, l’agenzia europea per il farmaco, sul vaccino per la fascia 5-11 anni. L’estensione del certificato verde ai bambini, come spiegano fonti di governo all’Adnkronos, sarà già oggi tra gli argomenti da discutere. E’ chiara la posizione della Lega di Matteo Salvini, che ha detto no. Capitolo obbligo: oltre a personale sanitario e delle Rsa – misura già in vigore ma da rinverdire sulle terze dosi – c’è l’ipotesi relativa alle forze dell’ordine.