(Adnkronos) – “Il premier Draghi ha detto: ‘Il superbonus non ci piace’ e che ‘siamo contrari’ alla misura. Mi chiedo: perché usa il plurale? Vuole spiegarci chi si oppone alla nostra misura?”, si chiede il deputato M5S Riccardo Fraccaro, interpellato dall’Adnkronos sulla bocciatura del superbonus arrivata dal presidente del Consiglio.
“Il governo guidato da Draghi – insiste l’ex sottosegretario a Palazzo Chigi – in Consiglio dei ministri, ha approvato la proroga del superbonus, come era logico immaginare, considerate anche le dichiarazioni degli stessi componenti del governo, ultima la ministra Carfagna che ha sottolineato l’utilità della misura. Ribadisco quindi l’interrogativo: a nome di chi parla Mario Draghi? Non certamente del Parlamento, dove la maggioranza dei favorevoli al superbonus è così ampia da sfiorare l’unanimità. Forse non piace al Paese? A difendere il superbonus sono intervenute le associazioni di costruttori, di ingegneri, di architetti, la Cna, forze politiche ambientaliste, i sindacati. In tanti, semmai, sono preoccupati dalla paventata abolizione della misura e dai danni enormi che i troppi ostacoli e i troppi ‘stop and go’ stanno causando”.
“Difficile pensare, poi, che il premier potesse parlare a nome dei cittadini, considerato il successo del provvedimento proprio tra le famiglie, che hanno potuto ristrutturare edifici a costo zero, contribuendo al miglioramento dell’ambiente. Senza contare l’impatto sul lavoro. Mi chiedo, quindi, quando Draghi in Europa afferma: ‘Il superbonus non ci piace’, a nome di chi parla?”, conclude Fraccaro.