(Adnkronos) – L’ingresso della Svezia nella Nato è “in fase di valutazione” e sebbene “ci sia una maggioranza in Parlamento favorevole, nessuna decisione è ancora stata presa”. Lo afferma all’Adnkronos l’ambasciatore svedese in Italia, Jan Bjorklund, secondo cui se Stoccolma prenderà questa decisione sarà “ovviamente” a causa del cambiamento della “situazione della sicurezza” in Europa a circa due mesi di distanza dall’invasione russa dell’Ucraina.
“C’è un gruppo di lavoro all’interno del Parlamento svedese nel quale sono rappresentati tutti i partiti politici – spiega il diplomatico – Consegnerà un rapporto sulla questione il 13 maggio e si presume che il governo e il Parlamento prenderanno una decisione preliminare in quei giorni”.
“La Russia è una potenza militare. È molto vicina alla Svezia e alla Finlandia e si comporta in modo molto imprevedibile – prosegue l’ambasciatore – Ovviamente questo è il motivo per cui si sta prendendo in considerazione l’adesione alla Nato”.
L’ambasciatore definisce quindi “speculazioni” le notizie riferite dal quotidiano svedese Expressen, secondo cui Svezia e Finlandia hanno convenuto di chiedere insieme l’adesione alla Nato e la richiesta congiunta verrà inviata il mese prossimo. “La decisione finale non è stata presa, ma se ciò accadrà, sarà ovviamente un vantaggio coordinarsi con la Finlandia”, sottolinea Bjorklund.
L’ambasciatore ricorda quindi come i due Paesi scandinavi siano “molto vicini” e abbiano sviluppato da anni “una stretta cooperazione in materia di sicurezza e difesa”, evidenziando come la maggioranza degli svedesi sia “favorevole” all’ingresso nella Nato “se la Finlandia fa lo stesso”.
“Svezia e la Finlandia sono state un unico Paese per 800 anni – evidenzia il diplomatico – La Finlandia si è separata dalla Svezia solo 200 anni fa, ma abbiamo una storia comune molto lunga” ed entrambi “abbiamo sempre dovuto tenere in considerazione la forza militare della Russia”.
“Siamo nella stessa situazione e penso che questo sia il motivo per cui molte persone vogliono fare lo stesso percorso con la Finlandia e lo stesso vale per i finlandesi, molti dei quali vogliono questo coordinamento con la Svezia”.
Secondo Bjorklund, l’opinione della popolazione svedese sul tema è cambiata “molto rapidamente” e se ancora “a gennaio c’era una maggioranza contraria molto netta”, le cose sono mutate dopo “l’aggressione della Russia contro l’Ucraina”. “La Svezia – conclude – ha già sostenuto l’Ucraina con molte armi, la maggior parte anticarro. Non è escluso che possa succedere di nuovo, ma ad oggi una decisione non è in vista”.