(Adnkronos) – “L’Italia non ha la forza per ingaggiare da sola una battaglia con i grandi player internazionali. Se quindi la partita Italia-Cina non si può pensare di vincerla, quella Europa-Cina invece sì, ammesso che l’Europa abbia quella tensione ideale che mette insieme la sostenibilità ambientale, economica e sociale, un modo di concepire il funzionamento della società, la lotta al cambiamento climatico e la lotta alle diseguaglianze”. Lo ha affermato Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, intervenuto al panel ‘Sostenibilità Ambientale, Economica e Sociale. I Tre Pilastri per la Crescita’, nell’ambito di LetExpo, la fiera del trasporto e della logistica sostenibili organizzata da Alis Service negli spazi di Veronafiere dal 12 al 15 marzo.
“Se si adotta un certo modo di ridurre le diseguaglianze, allora è necessario partire dal presupposto che nel nostro Paese una provincia su tre ha più pensionati che popolazione attiva e la maggior parte dei pensionati è concentrata nelle aree interne – spiega – Quindi, è necessario potenziare le scuole e la sanità: se si ha la tensione sociale, i servizi pubblici alla persona vanno potenziati, soprattutto nei luoghi più poveri, nelle periferie delle grandi città, dove le diseguaglianze sono maggiori”.
“È necessario che le scuole situate nelle periferie propongano il tempo ‘lungo’ – aggiunge Boccia – consentendo agli studenti di disporre di altre ore di lezione nel pomeriggio, per fare attività sportiva, teatro o musica, e rafforzare l’integrazione con attività sociali anche il sabato e la domenica – precisa – Le scuole di oggi sono dei grandi villaggi potenziali. Se vengono chiusi nei luoghi in cui c’è più povertà, significa che la tensione ideale sulla sostenibilità sociale è solo uno slogan e non corrisponde ad azioni di politica economica e sociale”.
“Per quanto concerne la politica ambientale, Alis è diventato un punto fermo nel dibattito culturale nel Paese. L’intermodalità è un valore – spiega il capogruppo del Pd al Senato – ed è allora evidente che non ci si può limitare alla discussione, anche in Parlamento, che punta a risolvere tutto attraverso una tassa aggiuntiva”. “È invece più appropriato affrontare il tema misurando il totale di mezzi di trasporto inquinanti che sono stati tolti dalle strade e trasferiti su rotaia. Al contempo, se le rotaie non sono adeguate, è evidente che nel Pnrr non sono da ridurre le risorse sulle rotaie, ma sono da potenziare”, ha concluso.