(Adnkronos) –
Un operaio è morto questa mattina in un incidente sul lavoro nel porto di Taranto. L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato schiacciato da un supporto di ferro di forma quadrata che sostiene le componenti di pale eoliche. L’incidente è avvenuto al quarto sporgente dello scalo portuale. L’operaio, assunto in una ditta appaltatrice, era impegnato nello scarico delle stesse componenti quando è avvenuta la tragedia. Sul posto agenti della Polizia di Stato e altre forze dell’ordine.
La vittima, “Massimo De Vita, 45 anni, padre di due figli e ex operaio Tct, ora impegnato con articolo 17 all’interno della compagnia portuale Nuova Neptunia, la vittima di un grave incidente sul lavoro accaduto questa mattina intorno alle 8.00 al IV sporgente del Porto di Taranto”. Lo scrive Paolo Peluso segretario generale della Cgil jonica a proposito del grave incidente sul lavoro avvenuto nel porto del capoluogo jonico.
“Massimo De Vita non c’è più – dice Peluso, – ma c’è una storia, la sua, e quella di Natalino Albano, morto quasi un anno fa a 300 metri dalla tragedia di oggi, e che non vogliamo più declinare al passato. Archiviarla tra le cose accadute e dimenticate. In questo momento le autorità incaricate delle indagini sull’incidente, stanno verificando le dinamiche, ma a quanto pare Massimo De Vita, operaio esperto anche per la sua decennale esperienza all’interno dell’ex Taranto Container Terminal, aveva appena iniziato il suo turno di lavoro. Oggi- continua – avrebbe dovuto caricare su una nave i castelletti in acciaio che sorreggono nel trasporto le pale eoliche. Non si comprende ancora come uno di questi manufatti in acciaio sia caduto proprio sul corpo di De Vita che purtroppo non avrebbe avuto scampo”.
“E’ intollerabile che nel 2022 si muoia ancora a causa del lavoro, Taranto piange l’ennesimo morto”, scrive in un messaggio Massimo Battista, operaio Ilva in cassa integrazione ed ex consigliere comunale, oltre che candidato sindaco alle prossime elezioni. “Un incidente grave accaduto questa mattina al quarto sporgente, le cui dinamiche sono ancora in via di definizione, l’ennesima tragedia che colpisce la nostra città”, continua Battista. “Alla famiglia dell’operaio deceduto vanno le nostre più sentite condoglianze”.
Con riferimento all’incidente avvenuto stamattina, Acciaierie d’Italia comunica di non avere alcun coinvolgimento nelle operazioni che hanno condotto a tale incidente, né direttamente né tramite attività svolte da appaltatori per conto di Acciaierie d’Italia. Acciaierie d’Italia comunica inoltre di non avere in gestione lo sporgente numero 4 Lato Ponente del Porto di Taranto.