Taylor Swift, 19enne: “Volevo fare una strage al suo concerto”

Il giovane di 19anni arrestato con l’accusa di aver partecipato ad un complotto contro il tour in Austria di Taylor Swift ha confessato che voleva “uccidere un grande numero di persone e se stesso” durante uno dei tre concerti della popstar, in particolare quello che era previsto questa sera o domani sera prima che fossero annullati. Lo ha reso noto Omar Haijawi-Pirchner, direttore della sicurezza di stato e dell’intelligence austriaca, precisando che il giovane, di cittadinanza austriaca ma con origini macedoni, aveva giurato fedeltà all’Isis, ed intendeva usare per l’attacco ordigni artigianali e armi da taglio.

Un secondo sospetto, ancora più giovane, appena 17 anni, è stato arrestato in relazione al piano terroristico. Ed è stato fermato un terzo ragazzo, appena 15enne, che era in contatto con il 19enne. L’adolescente ha ammesso che era al corrente dei piani dell’amico, ma ancora non si è stabilito se fosse effettivamente coinvolto.

Il principale sospetto, che lo scorso 25 luglio si era licenziato dicendo che aveva grandi progetti, aveva intrapreso “concrete azioni di preparazione” per l’attacco, spiegano ancora gli inquirenti, sottolineando che aveva cercato online istruzioni per costruire un ordigno rudimentale.

Nella sua casa a Ternitz, a sud di Vienna, sono state trovate sostanze chimiche e materiale per realizzare la bomba, insieme ad una sirena ed un lampeggiante della polizia.

Non aveva acquistato un biglietto per il concerto ma pensava di attaccare la folla nei pressi dello stadio Ernst Happel. Il giovane faceva parte di un network islamista e per questo era finito nel radar della polizia.

 

(Adnkronos)