Terza dose vaccino, Speranza: “Non è di destra né di sinistra”

“Sono ore delicate. Si discute di terza dose” di vaccino anti Covid “che non è di destra o di sinistra. La comunità scientifica ci dice che dopo 6 mesi c’è un calo” di protezione e “noi ci mettiamo sulla terza dose. Anche con i vaccini agli under 12 guida la scienza”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla presentazione del libro di Luca Richeldi, direttore Uoc Pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma ed ex componente del Comitato tecnico scientifico, ‘Il tesoro leggero – L’avventura dei polmoni dalla pandemia al futuro della scienza’, edito da Solferino. 

“Il Paese – spiega il ministro – ha retto in un passaggio difficilissimo. Ho letto alcune note della commissione inchiesta della Gran Bretagna, che accusa il governo Johnson di non aver seguito i modelli come quello italiano. Rivendico la relazione importante di grande rispetto tra politica e scienza, il Cts nasce per questo e l’abbiamo costruito così. Abbiamo chiamato figure di primo livello e i presidenti delle società scientifiche attinenti al Covid. Ad un anno e mezzo di distanza, in una seconda fase diversa perché abbiamo i vaccini, le scelte di fondo di quella primissima stagione sono state giuste e la stragrande maggioranza dei Paesi europei assunsero il modello di misure varate dall’Italia”.  

“Quei mesi – aggiunge ripensando al passato – li ho vissuti dal lato di chi aveva l’onore della complessa scelta da assumere. Gli scienziati si rendevano conto che erano davanti un virus nuovo con zero riferimenti. Non c’erano vaccini idonei, non c’erano cure, i nostri scienziati si riuniscono perché la politica capisce che c’è bisogno di prendere le migliori teste su diversi ambiti e costruire qualcosa nuovo”. 

(Adnkronos)