Terzo polo, Italia Viva e ‘le 10 fake news di Calenda’

(Adnkronos) – È vero che Matteo Renzi ha problemi personali con Carlo Calenda? “Falso – Renzi ha permesso a Calenda di diventare ministro, ambasciatore, leader del Terzo Polo e lo ha sostenuto sia alle Europee che al comune di Roma, contribuendo a finanziarne le campagne elettorali. È evidente che Renzi non ha nessun problema caratteriale o personale con Calenda”. Lo dice Italia vItalia Vivaa, che ha diffuso una serie di slide su ‘Le 10 fake news sulla rottura del Terzo polo’. 

È vero che Renzi non voleva girare i soldi al partito unitario? “Falso – nel documento proposto da Renzi, Italia VItalia Vivaa avrebbe pagato il 50% di tutte le spese (come fatto sino ad oggi, comprese le pubblicità personali a Calenda) fino al congresso. Dal giorno dopo tutti i soldi sarebbero andati al partito unitario”, si legge in uno dei 10 punti.  

È vero che Renzi non voleva la norma sui conflitti di interesse? “Falso – Addirittura nel documento proposto da Renzi la norma si applicava non solo ai dirigenti nazionali ma anche a quelli locali”, specifica Italia Viva. È vero che Renzi ha votato per La Russa in cambio di una vicepresidenza o della vigilanza? “Falso – Lo dice la matematica e per quello che vale lo dice anche Calenda. E infatti vicepresidenze e vigilanza sono andate a PD e Cinque Stelle. L’unica presidenza di commissione del Terzo Polo è andata a Enrico Costa (Azione), alla Camera”, chiarisce Italia Viva.  

È vero che Renzi fa il lobbista? “Falso – Renzi siede in dItalia Vivaersi consigli d’amministrazione come permesso dalla legge italiana, ma non svolge alcuna attItalia Vivaità di Lobbying”, si legge ancora in uno dei vari punti.  

Sul punto 10 (è vero che Renzi voleva candidarsi al congresso?), Italia Viva spiega: “Falso – Renzi ha insistito per un congresso democratico, dal basso. Alcuni dirigenti di Italia VItalia Vivaa avevano già annunciato il sostegno a Calenda, altri volevano candidarsi in prima persona. Ma Renzi ha sempre detto che avrebbe dato una mano senza candidarsi in prima persona”. 

(Adnkronos)