“Preoccupato per l’arrivo degli inglesi? Vediamo. Ci siamo date delle regole stringenti quindi speriamo che vada tutto bene”. Lo ha detto l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, accompagnato dal Direttore Sanitario dell’Istituto Francesco Vaia, durante la visita dell’Istituto Spallanzani in occasione della prima giornata dei richiami, del vaccino Pfizer, ai ragazzi dai 12 ai 16 anni. “C’è un piano molto importante predisposto dal Viminale e il prefetto di Roma sta facendo un lavoro straordinario. Noi diamo la massima collaborazione e confidiamo nel rispetto delle regole”.
“Rimarremo in zona bianca? Sì. Noi dobbiamo essere pragmatici. Abbiamo già avuto le varianti e la Delta è sicuramente una variante più veloce, come incidenza ma si combatte aumentando la vaccinazione, con tutti i vaccini disponibili”. “Tutti i vaccini, ovviamente completando il percorso vaccinale, consentono di coprire l’effetto di questa variante . E’ importante quindi accelerare – ha sottolineato D’Amato -. Noi abbiamo richiamato tutti gli over 60, anticipando AstraZeneca a 56 giorni. Stiamo promuovendo molto anche in maniera proattiva Johnson”. “Con una pubblicazione sul New York Times, abbiamo visto ieri che contrasta la variante. Dobbiamo quindi utilizzare tutte le armi a nostra disposizione”.
“Posticipo di pfizer? E un po’ una seccatura per gli utenti che vedono il loro appuntamento spostato di una settimana” dice D’Amato. “Però è il male minore, rispetto ad un calo oggettivo delle forniture. L’importante è raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati. Ovvero arrivare all’8 di agosto ad avere il 70% della popolazione over 12 in doppia dose. Io sono convinto che ce la faremo”.
“Oggi siamo qui per i richiami degli Junior, è un momento importante. 40.000 ragazzi tra questa e la prossima settimana finiranno il percorso vaccinale. Un numero significativo nella fascia 12 – 16. Peraltro attualmente è la fascia maggiormente esposta alle varianti e al contagio. Per cui è molto importante completare questo percorso vaccinale”. “Successivamente, una volta che arriveranno anche le forniture, faremo in modo – ha proseguito D’Amato -, di coinvolgere i pediatri di libera scelta che purtroppo in questa fase sono stati messi un po’ in standby in attesa dell’arrivo delle dosi di Pfizer”. Questo “proprio perché la fascia di età compresa tra i 12 e i 16 lavora tutta con Pfizer. Mi sembra che, in ogni caso, si stia procedendo in maniera regolare”.