(Adnkronos) –
Al via oggi, sabato 29 giugno, il Tour de France 2024: un’edizione speciale a partire dal numero, 111, ma non solo. Per la prima volta la Corsa Gialla partirà dall’Italia, Firenze per la precisione, in un ideale collegamento con il Giro d’Italia appena concluso: 206 km tra la capitale del Rinascimento e Rimini, con in mezzo l’Appennino. La partenza è prevista per le 12 e la gara è trasmessa in diretta in chiaro su Rai 2 e Rai Sport HD in TV, su RaiPlay in streaming.
“E’ raro che il Tour de France inizi con più di 3.600 metri di dislivello, in effetti non è mai successo prima -scrive il boss del Tour, Christian Prudhomme nella presentazione del Grand Départ-. Ed è anche la prima volta che la corsa tocca la città natale di Gino Bartali. Il susseguirsi delle colline tra Toscana ed Emilia-Romagna sarà probabilmente lo scenario per un confronto immediato e impegnativo tra i contendenti al titolo”. Una prima prova per gli scalatori e soprattutto, come reso chiaro dalle parole di Prudhomme, per i favoriti che quest’anno sono ben sei.
Ci saranno tutti i grandi di questa epoca, a partire dal vincitore del Giro Tadej Pogacar, che in un messaggio registrato dal suo team avverte gli avversari: “Ho testato un po’ le mie gambe e, a dire il vero, non mi sono mai sentito così bene in bicicletta. La mia forma è addirittura migliore di quanto mi aspettassi”: detto dal dominatore della Corsa Rosa, la cui apparente assenza di fatica nel compiere l’impresa è stata sottolineata più volte, suona decisamente preoccupante per i concorrenti. Oltre allo sloveno, gli altri papabili sono Remco Evenepoel, Primoz Roglic, Wout Van Aert, Mathieu Van der Poel e Jonas Vingegaard: un parterre de rois come da tempo non si vedeva.
Se Pogacar dovesse vincere il Tour, raggiungerebbe nella storia dello sport l’ultimo ad aver vinto l’accoppiata, Marco Pantani nel 1998. Prima di Pantani solo ad altri sei era riuscita la combinazione: Eddy Merckx 4 volte, Bernard Hinault 3 volte, Fausto Coppi 2 volte, Jacques Anquetil 2 volte, Miguel Indurain 2 volte, Stephen Roche una volta.
Se la partenza dall’Italia è una prima assoluta, ancora di più lo è l’arrivo: da sempre a Parigi, quest’anno sarà a Nizza il 21 luglio con una crono (l’ultima cronometro finale c’è stata nel 1989), a causa delle imminenti Olimpiadi. Il percorso totale è di 3.498 km, il dislivello 52.230 metri, il passo più alto sfiora i 3.000 metri (2.802, passo di Bonette).
Tre i giorni in Italia, e quattro le partenze, l’ultima da Pinerolo per passare in Francia e raggiungere Valloire, prima tappa alpina passando per il Sestriere con arrivo al Galibier a 2.642 metri di altitudine dopo quasi 140 km. La seconda tappa è da Cesenatico a Bologna (quasi 200 km e ancora Appennino), la terza da Piacenza a Torino (230 km per velocisti).