Tpl, assessore Patanè: ‘Problema a Roma è progettazione e realizzazione opere’

“Non è un problema di soldi né di pianificazione ma di fare le cose, di realizzare le opere, rendere concrete tutte le pianificazioni che facciamo”. A sottolinearlo è stato l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patané, intervenendo a una tavola rotonda su ‘Sistema del Tpl più competitivo, resiliente e sostenibile’, in occasione del convegno di Asstra, ‘Next Generation Mobility’. “Mi appresto a dire a Draghi per la situazione di Roma che abbiamo bisogno di quasi 15 miliardi di investimento ma senza rafforzamento della capacità di progettazione, della capacità di essere stazione appaltante, che significa non solo affidare gare ma poi saperle gestire nel concreto, è evidente che puoi avere tutti i i soldi che vuoi ma questo non è sufficiente”, ha spiegato  

“La legislazione nazionale ci deve aiutare a concretizzare i progetti, e non a far proliferare una quantità di norme che creano confusione. Chiedo a legislatore di fermarsi, dare un quadro normativo chiaro nel quale potere agire”, è la sollecitazione dell’assessore. A Roma, ha ricordato “ci muoveremo su quattro asset di lavoro. Il primo è la cura del ferro, abbiamo già finanziate quattro tranvie, il cosiddetto pacchetto giubilare: la tranvia Togliatti, la Termini-Vaticano-Aurelio, la Giardinetti, la Tiburtina-Verano. Sto contando i giorni per capire se riesco a inaugurarle per il giubileo o meno. Il punto – ha ribadito Patané- è l’incapacità dl sistema di mettere a terra opere, con un organico dei dipartimenti della pubblica amministrazione molto ridotto, con tutte le parti tecniche che mancano, con una situazione delle aziende molto indebolita” 

“Il secondo asset, che cambierà la governance del sistema dei trasporti è quella della Mobility as a service – ha ricordato l’assessore – Stiamo partecipando alla gara del ministero, siamo stati già ammessi alla seconda fase. Finora siamo stati abituati a vedere la mobilità come un insieme di linee, ora cambia l’angolo di visuale del trasporto dal punto di vista dell’utente. Il terzo asset è la mobilità green: parteciperemo al progetto del Pnrr Full electric per acquisire una flotta green, che obbligherà Atac non solo a una riorganizzazione logistica ma anche aziendale. Sarà un cambiamento epocale. L’ultimo asset – ha concluso Patané – prevede che il Tpl sia strategicamente alleato con la mobilità condivisa e con lo sharing: dobbiamo necessariamente ragionate in termini di trasporto collettivo e non più in termini di trasporto pubblico”.  

 

 

 

 

(Adnkronos)