(Adnkronos) – “In Lombardia vengono trasportati 5 milioni di passeggeri al giorno, 780mila su rotaia e quasi 3,6mln su gomma, numeri che rappresentano il 30% del trasportato nazionale. Regione Lombardia vuole investire molto perché crede nella sostenibilità e nella mobilità condivisa”. Sono le dichiarazioni di Franco Lucente, assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia, all’evento ‘Innovazione e digitalizzazione nelle infrastrutture ferroviarie: digital twin, sostenibilità, manutenzione predittiva e Bim’, svoltosi al Politecnico di Milano e organizzato dal Cifi – Collegio ingegneri ferroviari italiani, in collaborazione con il dipartimento di Energia dell’Ateneo e Harpaceas.
Pertanto “abbiamo investito 1,7 miliardi di euro per quanto riguarda il cambio della flotta, con l’acquisto di 214 treni nuovi, abbiamo investito sull’idrogeno, una scommessa importante che partirà l’anno prossimo nella tratta Brescia-Iseo-Edolo con 14 treni a idrogeno, e abbiamo investito anche sulla rete ferroviaria, con 15 miliardi di euro da parte del Pnrr e con Rfi – Reti ferroviarie italiane che sta mettendo in piedi un sistema di rinnovamento della rete ferroviaria. Tutto questo porterà ad avere un sistema trasportistico migliore, più efficiente e che offra anche un comfort migliore dal punto di vista del rotabile al cittadino, con treni totalmente nuovi, soprattutto videosorvegliati, che servono in questo momento, soprattutto in termini di sicurezza”.
L’assessore Lucente, poi, illustra le possibili soluzioni per ovviare al problema della circolazione ferroviaria interrotta a causa di improvvisi guasti: “Abbiamo una rete che oggi presenta 3400 treni in viaggio” di cui “2300 sono i regionali di Regione Lombardia. Si può comprendere, dunque, quanta fatica si faccia a far respirare la Stazione centrale. Lo diciamo da tempo e, non a caso, Regione Lombardia, non più lontano di un mese fa, ha deliberato in giunta, insieme all’assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità sostenibile, una delibera che dà incarico a Rfi e a Trenord di avviare uno studio che possa portare a prendere delle decisioni” per la costruzione “di un secondo nodo o un secondo passante”.
“Oggi è prematuro dire quale sia la soluzione migliore, ma abbiamo avviato un percorso per cercare di alleggerire la stazione centrale di Milano”, conclude.