(Adnkronos) – La polizia di New York, con il sostegno del Secret Service, sta approntando misure di massima sicurezza nel caso della possibile incriminazione di Donald Trump e le proteste che potrebbero scoppiare dopo l’appello alla mobilitazione lanciato dall’ex presidente, che ha fissato il suo possibile arresto per domani. Il Nypd sta in stretto contatto anche con l’Fbi e l’ufficio del procuratore distrettuale Alvin Bragg, che sta conducendo l’inchiesta Stormy Daniels.
“Useremo tutte le risorse disponibili”, ha dichiarato al New York Post un fonte della polizia newyorkese, osservando che lo Strategic Response Group, unità preposta alla risposta a rivolte ed altri disordini, “ha un ruolo in questa agenzia e sarà chiamato se necessario”. Ieri ci sono già state riunioni tra le diverse agenzie interessate ed il lavoro di coordinamento continuerà oggi, fanno sapere ancora le fonti del Post.
Tra le misure che si intendono adottare è il divieto di acceso alle auto nella zona del tribunale di Manhattan, insieme ad un dispiegamento di agenti all’esterno ed all’interno dell’edificio.
“Gestiamo la cosa come gestiamo tutto il resto: è il lower Manhattan, c’è sempre una grande presenza di agenti, monitoriamo la situazione, vediamo che succederà martedì”, ha dichiarato al Post il capo del Nypd Kevin Maloney, confermando di contare sulle informazioni che arrivano “dal nostro bureau di intelligence ed i nostri referenti nell’ufficio del procuratore”.
Intanto, il procuratore Bragg, con un messaggio interno inviato al suo staff e rivelato dai media americani, ha risposto al post di Trump, ed il suo appello a protestare ed a “riprenderci la nostra nazione”, affermando che “non tollereremo tentativi di intimidire il nostro ufficio o minacciare lo stato di diritto a New York”. Bragg poi ha esortato i suoi collaboratori a prestare molta attenzione: “Sappiate che la vostra sicurezza è la nostra principale priorità”.