“Trump voleva sparare a dimostranti Black Lives Matter”

(Adnkronos) – Con migliaia di manifestanti del movimento ‘Black Lives Matter’ che assediavano la Casa Bianca durante le proteste dopo la morte di George Floyd, nell’estate del 2020, Donald Trump chiese ai suoi consiglieri perché non si poteva sparare contro di loro. E’ quanto rivela Mark Esper, allora ministro della Difesa, nel suo libro di memorie che uscirà nei prossimi giorni.  

“Ma non possiamo sparargli? Sparargli alle gambe o qualcosa del genere”, ha chiesto Trump secondo quanto si legge in una delle anticipazioni di ‘A sacred oath’, un giuramento sacro, di Esper che è stato licenziato da Trump subito le elezioni del novembre del 2020, a seguito delle tensioni che si erano create con il presidente proprio per il suo rifiuto di mobilitare i militari contro le proteste.  

Nel libro Esper ricorda il momento in cui Trump fece questa richiesta, nella prima settimana del 2020, “è stato surreale, seduto di fronte alla scrivania presidenziale, nello Studio Ovale, con questa idea che pesava nell’aria, ed il presidente tutto rosso in faccia che urlava lamentandosi delle proteste a Washington”.  

“La buona notizia è che quella non fu una decisione difficile – ha scritto ancora Esper, riferendosi al fatto che era impossibile accogliere la richiesta dell’allora presidente – la cattiva notizia era che dovevo cercare di far tornare indietro Trump senza creare il disastro che io stavo cercando di evitare”.  

Secondo quanto rivela oggi Axios, prima di essere mandato alle stampe il libro di Esper ha avuto il via libera dei vertici del Pentagono, che hanno compreso decine di generali, alti funzionari ed anche membri dell’amministrazione. Ed alcuni loro erano stati testimoni insieme a Esper dello sfogo di Trump contro i dimostranti.  

(Adnkronos)