(Adnkronos) –
L’Ucraina deve essere libera di usare le armi fornite dall’Ue contro obiettivi militari in Russia. Lo ha dichiarato a Bruxelles l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, nel corso di un door step congiunto con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Dobbiamo rimuovere le restrizioni sull’utilizzo delle armi contro obiettivi militari russi”, ha detto Borrell, affrontando un tema dirimente nella guerra in corso dal oltre 900 giorni.
“Le armi che abbiamo dato all’Ucraina devono essere pienamente utilizzabili e le restrizioni devono essere rimosse per permettere agli ucraini di prendere di mira i luoghi da cui partono gli attacchi russi. Altrimenti le armi sono inutili”, ha chiarito Borrell prima della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue.
“Se ci verrà fornita una quantità sufficiente di missili e ci sarà consentito di colpire diminuiremo significativamente la capacità russa di danneggiare le nostre infrastrutture critiche e miglioreremo la situazione per le nostre forze sul campo”, ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, presente a Bruxelles.
“Abbiamo dimostrato che possiamo sconfiggere la Russia”, ha proseguito Kuleba, ribadendo la necessità che alle forze ucraine sia permesso di “colpire obiettivi militari legittimi in profondità in Russia”.
Il copione del conflitto è cambiato con l’attacco che Kiev ha sferrato nella regione russa di Kursk. “Gli ucraini hanno mostrato grande audacia strategica lanciando attacchi all’interno del territorio russo”, ha detto Borrell. Quest’operazione a Kursk ha assestato un colpo alla narrazione di Putin su questa guerra. E’ una notizia importante a livello strategico, ma allo stesso tempo la Russia continua a attaccare i civili e le infrastrutture civili. E’ chiaro che la Russia vuole distruggere completamente la rete elettrica ucraina per costringere la popolazione al freddo e al buio il prossimo inverno”, ha aggiunto.
Intanto, oltre 10 droni ‘Shahed’ russi sono stati abbattuti nella notte su Kiev dalle forze di difesa aerea ucraine, come hanno indicato funzionari governativi citati da Ukrainska Pravda, precisando che altri cinque droni “nemici” sono stati “neutralizzati” sulla regione di Dnipropetrovsk.
Secondo le autorità ucraine, i droni sono arrivati a Kiev a ondate provenienti dalla regione di Kerson e di Kursk. L’allarme aereo nella capitale è durato più di cinque ore. Alcuni detriti dei droni colpiti sono caduti sulle aree di Goloseevskij, Dneprovsky e a Desnyansky ma non hanno provocato vittime.