“Voglio ribadire la più ferma condanna del Governo e mia personale per le stragi di civili documentate in questi giorni in Ucraina. Le atrocità commesse a Bucha, Irpin e in altre località liberate dall’esercito ucraino scuotono nel profondo i nostri animi di europei e di convinti democratici. Indagini indipendenti devono fare piena luce su quanto accaduto. I crimini di guerra devono essere puniti. Il Presidente Putin, le autorità e l’esercito russo dovranno rispondere delle loro azioni”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo a Torino per la firma del patto per la città.
“Al Presidente Putin dico ancora una volta di porre fine alle ostilità, interrompere le stragi di civili, partecipare con serietà ai negoziati per il raggiungimento della pace. Per la Russia, la guerra non ha senso: vuole dire solo vergogna, isolamento, povertà”, ha detto ancora, ricordando anche la telefonata della settimana scorsa in cui aveva invitato Putin a “parlare di pace”.
“L’Italia e l’Unione Europea – ha continuato il premier – sostengono il popolo ucraino, in lotta per la pace e per la libertà. La Commissione Europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto dì sanzioni nei confronti di Mosca. L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla Presidente von der Leyen”. E sui 30 diplomatici russi espulsi oggi dall’Italia si tratta, sottolinea Draghi, di “una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici”.