(Adnkronos) – La Confederazione Svizzera il 4 e il 5 luglio ospiterà a Lugano la quinta ‘Conferenza per le riforme in Ucraina’, Urc, per sostenere in questo modo un paese colpito dall’unico conflitto armato nel continente europeo e “per mettere a disposizione dell’Ucraina il know how di paese europeo non membro dell’Ue e della Nato”. La conferenza è un appuntamento fissato da lungo tempo: il ciclo delle conferenze sulle riforme dell’Ucraina e’ infatti in corso su base annuale dal 2017, primo incontro a Londra voluto dal Regno Unito. Una Davos euro-itinerante poco conosciuta, con alcune presenze fisse nel ‘parterre degli invitati’, a cui Kiev presenta di anno in anno i risultati del processo di riforma in atto nel paese, saranno anche quest’anno l’Fmi , la Banca Mondiale , la Bei, la Bers, la Nato, l’Ue, l’Ocse e il Consiglio d’Europa … e Zelensky, ospite atteso e per adesso confermato insieme al primo ministro Shmyhal.
Secondo quanto si legge sulla pagina del Dipartimento degli affari federali esteri (Dfae) della Confederazione Svizzera, la guerra non ha infatti fermato i preparativi della Conferenza, le autorità svizzere e ucraine stanno procedendo di comune accordo: sono infatti il ministro degli esteri del paese ospite e il ministro degli esteri ucraino ad organizzare congiuntamente l’Urc. “Si stanno analizzando le tematiche e i contenuti più utili all’Ucraina considerato il contesto attuale – si legge – Oltre a Volodymyr Zelensky, al primo ministro Shmyhal, al presidente della Confederazione e capo del Dfae Ignazio Cassis saranno presenti diversi ministri ucraini, i rappresentanti di Stati Uniti e Unione Europea, più circa 40 paesi e 20 organizzazioni internazionali come l’Fmi, la Banca mondiale e la Nato”.
Come nasce questo appuntamento poco conosciuto che riunisce i potenti della terra intorno all’Ucraina? Tutto è cominciato con l’Euromaidan del 2013-2014, fonte di ispirazione potente per le riforme del Paese, che “l’accordo di associazione e di libero scambio dell’Ue e la liberalizzazione dei visti hanno contribuito a consolidare”. Su quest’onda nasce il ciclo delle Conferenze per le riforme in Ucraina, in cui ogni anno sono passati in rassegna gli sviluppi in materia conseguiti dal Paese ed è consentito ai partner internazionali di esprimere il loro sostegno a Kiev, individuando le nuove tappe. Numerose personalità del mondo della politica, dell’economia, della società civile, dell’Europa e dell’America del Nord hanno partecipato alle conferenze Urc. E tenuto conto dell’importanza del processo di riforma per il Paese, il presidente Zelenskyy ha deciso, sin dalla sua elezione nel 2019, di essere sempre presente.
Andando a ritroso nel tempo: il 7 e l’8 luglio 2021 la Lituania e l’Ucraina hanno ospitato congiuntamente la quarta Conferenza sulla riforma ucraina (Urc2021) a Vilnius. Per l’Ucraina, l’Urc2021 è l’occasione di presentare i suoi risultati concreti e i suoi obiettivi politici oltre il 2021. Dal 2 al 4 luglio 2019 la terza Conferenza è ospitata da Toronto (Urc2019 Toronto). Autorità ucraine e partner internazionali si sono riuniti in quella occasione per valutare le trasformazioni e le riforme democratiche che hanno avuto luogo nel Paese dal 2014.
Nella seconda edizione (Urc2018 Copenhagen), il 27 giugno 2018, la Danimarca insieme all’Ucraina ha ospitato a Londra la conferenza internazionale sulla riforma ucraina: ‘Un motore per il cambiamento’. Le danze erano state aperte dall’Urc2017, quando a Londra il 6 luglio 2017 il Regno Unito insieme all’Ucraina ha ospitato a Londra la prima grande conferenza internazionale sulla riforma ucraina.
(di Roberta Lanzara)