Ucraina, Mattarella: “Kiev in Ue prima possibile”

(Adnkronos) – L’Ucraina deve entrare nell’Ue nel più breve tempo possibile. Ad affermarlo il capo dello Stato Sergio Mattarella incontrando al Quirinale una delegazione dell’Ucraina con il premier Denys Shmyhal e il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. Incontro al quale era presente anche il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani. Tra i temi in discussione, si apprende da fonti del Quirinale, la sicurezza nucleare, la ricostruzione e le trattative di pace. 

“Tutti desideriamo la pace, ma deve essere una pace giusta che rispetta l’integrità dell’Ucraina”, ha detto il presidente della Repubblica sottolineando: “Confermo il sostegno pieno dell’Italia all’Ucraina, in ogni ambito e finché sarà necessario. La difesa dell’indipendenza, della libertà e dell’integrità territoriale dell’Ucraina è un valore fondamentale per tutti i Paesi del mondo che credono nella libertà dei popoli e delle persone”.  

“L’Italia esprime il forte convincimento favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea nel più breve tempo possibile e apprezziamo l’impegno del suo governo per il cammino di riforme intraprese per rispettare i parametri comunitari”, ha sottolineato ancora Mattarella.  

Italia ‘protagonista’ della ricostruzione: la conferenza a Roma 

Circa 600 aziende italiane e 150 ucraine insieme a Roma, al Palazzo dei Congressi, per firmare accordi nei settori del trasporto ferroviario, ambiente ed energia. “L’Italia vuole essere protagonista con le sue imprese. Sarà un modo per dimostrare solidarietà, non solo dal punto di vista militare, ma anche solidarietà da parte del nostro Paese nei confronti di un popolo in guerra, che sta difendendo la propria libertà”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al quale è stata affidata l’introduzione della conferenza insieme al collega di Kiev Dmytro Kuleba, mentre la chiusura è affidata ai premier, Giorgia Meloni e Denys Shmyhal. Previsto un intervento in video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Con la conferenza l’Italia, terzo partner commerciale dell’Ucraina dopo Germania e Polonia, con un interscambio che nel 2021 è stato di 5,4 miliardi di euro, vuole “mettere a sistema” il suo impegno per l’Ucraina, al di là degli aiuti militari: la ricostruzione si intreccia allora con il sostegno all’ingresso del Paese nell’Ue e con le riforme necessarie per entrare nell’Unione. E le aziende italiane, dalle quali è arrivata “una risposta straordinaria”, possono contribuire ad ammodernare la struttura economica ucraina, sulla base del principio ‘build back better’, spiega all’Adnkronos chi ha partecipato all’organizzazione della conferenza, seguito di quelle di Berlino e Parigi dei mesi scorsi e che precede quella di Londra di giugno, ma che rappresenta “per noi l’inizio di un percorso, in vista della presidenza del G7 che avremo il prossimo anno e che ci permetterà di avere un ruolo guida” nell’ambito della piattaforma internazionale dei donatori per la ricostruzione. 

(Adnkronos)