(Adnkronos) – L’accordo sullo sfruttamento delle risorse minerali fra Stati Uniti e Ucraina non è stato definito interamente. Lo rendono noto diverse fonti americane citate da Cbs, secondo le quali il Presidente americano Donald Trump vuole ora arrivare, dopo la débacle di Volodymir Zelensky nello Studio Ovale della Casa Bianca venerdì scorso, a “un accordo più esteso e migliore”. Il segretario del Tesoro, Scott Bessent, aveva detto ieri, senza tuttavia precisare altro, che una firma dell’accordo “non era in programma”.
Da parte sua il Cremlino plaude a Volodymir Zelensky e alla sua decisione di sedersi al tavolo dei negoziati. Il portavoce Dmitry Peskov, ha giudicato ”positiva” l’apertura del presidente ucraino ai negoziati con la Russia, ma ha ricordato che, nella sostanza, in Ucraina resta in vigore una legge che lo vieta. “Valuto positivamente l’apertura di Zelensky. La domanda, però, è con chi sedersi al tavolo delle trattative. Per ora, il divieto legale al presidente ucraino di tenere colloqui con la parte russa rimane in vigore”, ha detto Peskov incontrando la stampa. ”Nel complesso, l’approccio è positivo, ma le sfumature non sono ancora cambiate”, ha aggiunto Peskov.
Secondo Peskov sarebbe Minsk, capitale della Bielorussia, il luogo più adatto per ospitare i negoziati sulla pace in Ucraina. Definendo ”la Bielorussia il principale alleato della Russia”, il portavoce del Cremlino ha precisato che la sede di eventuali colloqui ”non è stata discussa in alcun modo. Ma, naturalmente, per noi Minsk è il posto migliore” per i negoziati.
In precedenza il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva invitato in Bielorussia il leader russo Vladimir Putin, il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Vladimir Zelensky per tenere dei colloqui. Lukashenko ha esplicitamente affermato che Trump, a suo avviso, sarebbe un interlocutore più indipendente rispetto all’attuale presidente Biden.
Inoltre, secondo il presidente bielorusso, “una alleanza fra Russia e Stati Uniti è possibile e molto importante, per stabilizzare il pianeta, perché non ci siano altre guerre devastanti in Medio Oriente o in Ucraina, in modo tale che non ci siano conflitti”. “E’ possibile. Nulla è impossibile. La Russia sarà sempre un alleato per gli Usa, dopo tutto è il Paese dominante a livello militare, ma non contro nessuno”, ha spiegato in una intervista a un blogger americano, sottolineando che entrambi i Paesi trarrebbero grandi benefici da tale rapporto.
L’idea di tenere un summit tra Ue e Usa con l’obiettivo di tenere unito l’Occidente sull’Ucraina, avanzata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, “è la benvenuta” e a Bruxelles “siamo pronti. Potrebbe essere utile: vedremo quando ci saranno le condizioni da parte degli Usa”. Lo spiega un alto funzionario Ue, a Bruxelles, alla vigilia del Consiglio Europeo straordinario.
Sono ”irrealizzabili e stupidi” i piani di pace per l’Ucraina ai quali stanno lavorando il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron. Lo sostiene il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, che ha definito ”una farsa” il vertice informale dei leader europei tenutosi domenica a Londra.
“La vecchia signora Europa ha deciso di mostrare la sua dentiera e scaldare il malandato cane di Kiev che è in cerca di un nuovo padrone. Il recente ‘vertice’ di Londra è stato un fiasco, perché avrebbe dovuto portare a elaborare un ‘piano europeo’ per porre fine al conflitto il più rapidamente possibile, indipendentemente dal suo contenuto”, ha scritto Medvedev sulla sua pagina sul social network “VKontakte”.