(Adnkronos) – “Oggi la Russia fa paura. Il Cremlino ha riportato la guerra in Europa. E si comporta da ricattatore”. Lo dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, all’assemblea generale dell’Onu a New York. “Non possiamo lasciare che l’azione distruttrice di uno tra noi metta in pericolo la nostra volontà feroce di agire per il bene comune”, aggiunge. La Russia “unisce la violenza delle armi al veleno della menzogna”.
“La sicurezza russa sarebbe minacciata da anni dall’Occidente, lo dico tra virgolette. E’ falso. Il Cremlino tenta, spero invano, di mobilitare il resto del mondo contro un nemico immaginario. Nessuno ha minacciato, attaccato né invaso la Russia” sottolinea il presidente del Consiglio Europeo. “E nessuno in Europa voleva un conflitto con la Russia. Che interesse avremmo a mettere in pericolo la sicurezza e la prosperità di noi tutti?”, aggiunge.
La guerra in Ucraina “è un’aggressione non provocata, illegale e ingiustificata”. “Ed è perché noi dobbiamo fermare la macchina da guerra del Cremlino che sanzioni economiche massicce sono state ineluttabili” aggiunge. L’Ue “non chiede nessuno di scegliere tra Est e Ovest, tra Nord e Sud. Ma c’è una scelta da fare: è la scelta dell’Ue è per il rispetto dei confini, piuttosto che per l’aggressione. E’ per la cooperazione, non per la minaccia”.
“Speriamo che le potenze emergenti, compresa la Cina, partecipino sinceramente agli sforzi collettivi per la pace e lo sviluppo”. “Sosteniamo la stabilità nello stretto di Taiwan. Riconosciamo il principio di una sola Cina. Ma non chiuderemo gli occhi sulle violazioni dei diritti umani, specie nello Xinjiang e a Hong Kong”.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel cita Modibo Keita, primo presidente del Mali indipendente, per bollare la guerra condotta dalla Russia in Ucraina come “imperialista”, davanti all’assemblea generale dell’Onu a New York. Keita nel 1963 disse ad Addis Abeba, in occasione della fondazione dell’Unione Africana, che “l’imperialismo – ricorda Michel – è la manifestazione del dominio dell’uomo sull’uomo, di una società su un’altra, di un popolo su un altro popolo, di voler imporre a tutti i costi il proprio modo di pensare, di vita, di sviluppo politico ed economico’. Imperialismo e revanscismo. Ecco i soli fondamenti di questa guerra coloniale che prende di mira l’Ucraina, violando deliberatamente il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite”.