(Adnkronos) – ”L’operazione in Ucraina è senza dubbio molto complicata non tanto in termini logistici quanto dal punto di vista della sicurezza”. Lo ha detto Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa italiana e di Irfc, ospite di ‘Adnkronos Live’.
”Purtroppo abbiamo avuto enormi difficoltà di accesso ai corridoi umanitari in Ucraina. Non è la prima volta che accade, è la prima volta che c’è un’attenzione così forte da parte dei media ma è una cosa che accade più frequentemente nelle guerre moderne e uno degli aspetti che più ci preoccupa guardando al principio di civiltà che è rappresentato dalle convenzioni di Ginevra di cui la Croce Rossa è parte, cioè l’assistenza ai civili e alle vittime. Una volta c’era la possibilità di aver accesso, secondo la regola che ‘non si spara sulla Croce rossa’ e si portavano in salvo le vittime o si portavano aiuti”, sottolinea ad ‘Adnkronos Live’.
”Ci sono degli hub all’interno dell’Ucraina e poi abbiamo creato dei punti di raccolta al confine con la Romania, come Croce Rossa Italiana insieme alla Croce rossa romena, in modo che possano entrare gli aiuti giornalmente in maniera ordinata e che non si crei una pressione ulteriore sui colleghi ucraini in un momento così impegnativo. Tutto è fatto per alleggerire la pressione e fare in modo che la Croce Rossa Ucraina possa dedicarsi il più possibile alle persone e non a dividere i pacchetti”, ha poi spiegato Rocca.