Diplomazia al lavoro per evitare un’escalation della crisi Ucraina-Russia. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è oggi a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin, che si è detto “disponibile a negoziare”, mentre Washington rilancia l’allarme sul rischio di un attacco russo all’Ucraina questa settimana. Viaggio a Kiev anche del ministro degli esteri Luigi Di Maio per trovare una soluzione diplomatica alla crisi.
ORE 8.15 – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto “profondamente preoccupato per le crescenti tensioni e le crescenti speculazioni circa un potenziale conflitto militare in Europa”. “Il prezzo delle sofferenze umane, delle distruzioni e dei danni alla sicurezza europea e globale sarebbe troppo alto”, ha affermato sottolineando che “non possiamo accettare nemmeno la possibilità di un confronto così disastroso”. Guterres ha riferito di aver parlato ieri con i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina ai quali ha ribadito che non c’è alternativa alla diplomazia, ha chiesto l’intensificazione degli sforzi diplomatici e ha offerto il sostegno delle Nazioni Unite. “Ho messo a disposizione i miei buoni uffici: non lasceremo nulla di intentato nella ricerca di una soluzione pacifica”.
ORE 7.30 – Il dipartimento di Stato ha invitato i cittadini Usa presenti in Bielorussia a lasciare “immediatamente” il Paese con “mezzi commerciali o privati”, avvertendo che la situazione è divenuta “imprevedibile” a seguito dell’aumento dell’attività militare russa al confine con l’Ucraina. I viaggi in Bielorussia erano già sconsigliati ai cittadini Usa, dopo che il dipartimento di Stato aveva assegnato al Paese la categoria di rischio 4, la più alta.
ORE 7 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è oggi a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin, per discutere della crisi ucraina. Al termine dei colloqui è prevista una conferenza stampa. Durante la sua visita di ieri a Kiev, Scholz ha anticipato che intende convincere il presidente russo ad attuare una de-escalation delle tensioni, ammonendo però Mosca che la Ue e gli Usa sono pronti ad imporre dure sanzioni economiche in caso di invasione.