(Adnkronos) – Forti reazioni anche oggi, a Mosca, alle parole di Joe Biden, che ieri sera a Varsavia ha affermato che Vladimir Putin “non può rimanere al potere”, sebbene la Casa Bianca abbia poi parzialmente rettificato le dichiarazioni del presidente Usa. Il senatore russo Konstantin Kosachev, presidente della Commissione Esteri della Camera Alta, ha detto che Biden rilascia dichiarazioni con “paurosa regolarità” e che le sue parole sono criminali. C’è stato un tempo, ha detto Kosachev, in cui le parole di un presidente Usa avevano un peso, ma ormai non è più cosi.
Un altro parlamentare russo di rilievo, Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, ha accusato Biden di fare “dichiarazioni non diplomatiche” e di “isterismo”. Il presidente Usa, ha detto Volodin in un post su Telegram, “è debole, malato e infelice. I cittadini Usa dovrebbero vergognarsi del loro presidente. Forse è malato. Biden farebbe bene a sottoporsi a un check-up medico”. Putin, invece, secondo il leader della Duma, merita rispetto per la sua “moderazione”.
Le parole, pronunciate ieri a Varsavia dal presidente Joe Biden, hanno reso la situazione “più pericolosa”.
L’ANALISI – Per Richard Haass, uno dei veterani della diplomazia Usa, le parole di ieri di Biden hanno reso la situazione ancor “più pericolosa”. Per Haass, presidente del Council on Foreign Relations, si tratta di una constatazione “ovvia. Meno ovvio è come riparare al danno, ma suggerisco che i suoi consiglieri contattino le loro controparti e chiariscano che gli Usa sono pronti a trattare col governo russo”. Dopo le parole di Biden, la Casa Bianca si era ieri affrettata a chiarire che Washington non aspira a un cambio di regime a Mosca.
MACRON –
Emmanuel Macron “non utilizzerebbe” le parole di Joe Biden
per parlare di Vladimir Putin, definito un “macellaio”. Bisogna evitare – secondo il presidente francese, come riporta Bfmtv – “l’escalation” nelle “parole e nelle azioni” dopo quattro settimane di guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa.