Ucraina-Russia, Lavrov: “Non siamo noi a fomentare le tensioni”

(Adnkronos) –
“La fine della de-escalation” nella crisi tra Russia e Ucraina, “è un’invenzione della propaganda”. Lo ha detto Sergei Lavrov nella conferenza stampa a Mosca con Luigi Di Maio, annunciando che la Russia invierà oggi agli Stati Uniti la lettera di risposta alle proposte americane sulle richiesta di Mosca sulla sicurezza. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il ministro degli Esteri russo ha affermato che “non siamo noi a fomentare le tensioni” e denunciato quello che ha definito un “ingannevole tentativo di scaricare la colpa sulla Russia” ad opera dell’Occidente. “E’ una tattica familiare ma non avrà successo”, ha concluso ribadendo le richieste di Mosca di “rispettare accordi di Minks e il principio della indivisibilità della sicurezza”.) 

“Oggi invieremo la lettera alla parte americana, sarà una lettera pubblica, aperta all’opinione pubblica”, ha detto il ministro degli Esteri russo, specificando che “è importante che la gente abbia accesso se teniamo segreti questi documenti l’opinione pubblica dovranno piegarsi alle menzogne che ci sono nello spazio mediatico”. Lavrov ha poi specificato che la lettera verrà inviata “nelle prossime ore” sia in forma cartacea che elettronica.  

Quanto all’Italia, “non credo sia interessata a fomentare la tensione, anzi noi vediamo la continuazione delle tradizioni della diplomazia italiana, compreso nei confronti della Russia, la tradizione di non minacciare in continuazione, di non annunciare punizioni, ma di cercare le soluzioni”. “Noi – ha anche affermato Lavrov – apprezziamo molto il ruolo che l’Italia svolge nell’ambito dei vari format internazionali, nel Consiglio Russia-Nato, nel quadro dell’attività dell’Osce, dove l’Italia si pronuncia a favore del dialogo costruttivo e non condivide la posizione di alcuni Paesi che vogliono usare l’Osce come arena di contrapposizione”.  

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