(Adnkronos) –
Un segnale di dialogo tra Ucraina e Russia mentre la guerra si avvia verso il ‘traguardo’ dei due anni. E’ stato completato un maxi scambio di prigionieri fra Mosca e Kiev, il maggiore dall’inizio del conflitto. L’Ucraina ha annunciato il ritorno a casa di 230 soldati e civili, mentre da parte russa i militari liberati sono 248. Lo scambio è stato reso possibile grazie alla mediazione degli Emirati Arabi Uniti, come è emerso.
“230 della nostra gente. Oggi 213 soldati e sergenti, 11 ufficiali e sei civili sono tornati a casa. Sono grato a tutti coloro che hanno ottenuto questo risultato”, ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul social X. “Dopo un lungo periodo di tempo siamo stati in grado di condurre uno scambio di prigionieri molto complesso… gli Emirati Arabi Uniti hanno partecipato direttamente nell’organizzazione di questo processo”, ha detto il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrilo Budanov, citato da Ukrainska Pravda.
Fra gli ucraini rilasciati vi sono cinque donne, ma anche soldati catturati nella prima fase della guerra, sull’isola dei Serpenti, nella centrale nucleare di Cernobyl, a Mariupol.
Da Mosca, il ministero della Difesa rende noto che “a seguito di un complesso processo negoziale, 248 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato dal regime di Kiev. Il ritorno dei militari russi dalla prigionia è diventato possibile grazie alla mediazione di natura umanitaria degli Emirati Arabi Uniti”.