(Adnkronos) – Si allarga la crisi tra Russia e Ucraina. Dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere l’indipendenza delle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk sono arrivate le prime sanzioni da Usa, Gran Bretagna e Ue. Per la Nato si attende un “attacco su larga scala”. Annullato l’incontro tra Blinken e Lavrov previsto per giovedì e, fa sapere la Casa Bianca, non ci potrà essere nessun summit tra Biden e Putin se non ci sarà una de-escalation. Ma Putin ribadisce: “Interessi della Russia non negoziabili”.
ORE 9.05 – La Gran Bretagna è ”molto molto preoccupata per una imminente invasione dell’Ucraina” da parte della Russia. Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss a Sky News, dicendo che un assalto alla capitale ucraina Kiev è ”una possibilità reale”. ”La Russia ha accerchiato l’Ucraina, per cui possiamo vedere un attacco da qualsiasi direzione”, ha aggiunto Truss, spiegando che ”nel caso di una completa invasione nulla verrà escluso”.
ORE 8.50 – La Cina si è detta ” contraria a qualsiasi sanzione” contro la Russia. Nel corso di una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha spiegato che Pechino ritiene che la via delle sanzioni non è quella migliore da percorrere per risolvere i problemi.
ORE 8.40 – “Le sanzioni non risolveranno niente”. Così, in un post pubblicato sulla pagina Facebook dell’ambasciata, l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, risponde all’annuncio di ieri del presidente Joe Biden. “E’ difficile immaginare che qualcuno a Washington conti sul fatto che la Russia riveda il corso della sua politica estera sotto la minaccia di restrizioni. Non ricordo un singolo giorno in cui il nostro Paese ha vissuto senza restrizioni da parte dell’Occidente”, ha scritto il diplomatico russo, aggiungendo che “abbiamo imparato a vivere in queste condizioni e non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche sviluppato il nostro Stato”.
ORE 8.30 – La Russia è pronta ad esplorare “soluzioni diplomatiche” per la crisi in Ucraina, ma gli interessi di Mosca non sono negoziabili. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un video messaggio trasmesso in occasione del ‘Giorno dei difensori della Patria’, festività nazionale in Russia. “Il nostro Paese è sempre pronto al dialogo diretto e onesto, per la ricerca di soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi”, ha detto Putin, aggiungendo che “gli interessi della Russia, la sicurezza dei nostri cittadini, per noi non sono negoziabili”.
ORE 8.22 – La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha difeso le misure adottate contro Mosca e respinto chi ha parlato di ”risposta tiepida”, spiegando che ”queste sono le sanzioni più dure che abbiamo mai messo in atto contro la Russia”. Intervistata da Sky News, Truss ha detto che le sanzioni ”faranno male” al presidente russo Vladimir Putin, parlando di ”una risposta forte” al riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine.
ORE 8.05 – L’invasione dell’Ucraina è stato fin “dall’inizio” il piano perseguito da Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si è tenuta nella tarda serata di martedì a Washington. Il piano del leader russo, ha detto Blinken, è stato “fin dall’inizio invadere l’Ucraina, controllare l’Ucraina e il suo popolo, distruggere la democrazia ucraina, che è in netto contrasto con l’autocrazia che lui guida e rivendicare l’Ucraina come parte della Russia”. Per il capo della diplomazia di Washington, quella in Ucraina è stata una “crisi fabbricata” ed è la “più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.
ORE 7.33 – I ministeri degli Esteri di Australia e Nuova Zelanda hanno convocato gli ambasciatori russi nei due Paesi per protestare contro le azioni di Mosca nell’Ucraina orientale. Il premier australiano Scott Morrison, riporta la Bbc, ha riferito che il suo governo non intende ancora espellere l’ambasciatore russo, ma che questa possibilità viene attualmente discussa con i leader di altre nazioni.
ORE 7.25 – Immagini satellitari pubblicate dall’azienda di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies mostrano quello che viene descritto come un nuovo movimento di truppe e materiali nella Russia occidentale e il movimento di oltre un centinaio di mezzi militari nel sud della Bielorussia, in prossimità del confine con l’Ucraina. Lo riporta il sito della Bbc.
ORE 7.15 – Un incontro tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin al momento non è in programma. Lo ha riferito nella notte la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, spiegando che gli Usa non “chiuderanno mai completamente la porta alla diplomazia”, ma che è necessario un cambiamento di atteggiamento da parte della Russia. I dettagli di un eventuale incontro tra i due presidenti, ha detto Psaki, avrebbero dovuto essere discussi tra i capi delle due diplomazie, il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che avrebbero dovuto incontrarsi giovedì, ma il loro colloquio è stato cancellato. “Il meeting si sarebbe tenuto “solo se la Russia non avesse invaso l’Ucraina”, ha spiegato Blinken, sottolineando che “l’invasione sta iniziando e la Russia ha chiarito il proprio totale rifiuto della diplomazia”.