(Adnkronos) – A tre mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, la Russia continua la sua offensiva. “La situazione più difficile oggi è nel Donbass”, fa sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per il quale non ci sono alternative a combattere e vincere. Intanto l’Ue lavora a un accordo sull’embargo petrolifero alla Russia, che potrebbe essere raggiunto “entro pochi giorni”. Ecco le news di oggi:
ORE 12.05 – Finlandia e Svezia invieranno a breve delle delegazioni a Ankara per provare a vincere la resistenza del governo turco, che si oppone all’ingresso dei due Paesi scandinavi nella Nato accusandoli di ospitare i “terroristi” del Pkk. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, durante un panel del Forum di Davos.
ORE 12.04 – La Nato “non sarà parte della guerra” in Ucraina, non ci sarà alcun “coinvolgimento diretto” dell’Alleanza nel conflitto, anche se aiuterà gli ucraini a “difendersi” dall’aggressione russa. Lo ribadisce il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, al World Economic Forum da Davos, in Svizzera.
ORE 11.54 – Prezzo del gas in rialzo. Il gas all’hub olandese Ttf si attesta attualmente a 85,87 euro a megawattora, in progressione del 3,1%.
ORE 1152 – Il ministro degli Esteri ucraino chiede alla comunità internazionale di evitare di acquistare dalla Russia “il grano che ruba in Ucraina”. “I ladri russi rubano il grano ucraino, lo caricano sulle navi, passano dal Bosforo e cercano di venderlo all’estero – ha twittato Dmytro Kuleba – Chiedo a tutti i Paesi di essere vigili e di rifiutare proposte del genere. Non comprate quello che viene rubato. Non diventate complici dei crimini russi. Il furto non ha mai portato fortuna a nessuno”.
ORE 11.32 – Nel mondo a causa della guerra in Ucraina “ci sono evidenti segnali di una crescente crisi alimentare. Dobbiamo agire con urgenza ma ci sono anche soluzioni, oggi e all’orizzonte”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al World Economic Forum. Il presidente russo Vladimir Putin, bloccando le esportazioni alimentari di Russia ed Ucraina, sta semplicemente sfruttando “il grano e la fame” a fini di “potenza”, ha aggiunto.
ORE 11.09 – I russi “ricorrono alle armi per impedire ai civili di entrare nel territorio controllato dal governo ucraino”. Lo scrive sulla sua pagina Telegram Lyudmilla Denisova, commissario parlamentare per i diritti umani riportando che nella regione di Luhansk, durante l’evacuazione dei residenti vicino alla città di Vrubivka, il bus che trasportava i civili “è stato preso di mira dagli invasori” ma fortunatamente senza fare vittime.
ORE 11.01 – Le forze russe stanno bombardando il centro di Severodonetsk “in modo caotico e ininterrotto”. Lo ha denunciato il governatore della regione, Sergey Haidai, secondo cui “i russi hanno concentrato quasi tutte le forze, circa 25 gruppi di battaglione tattici, per prendere la città. Secondo Haidai, in un bombardamento nella notte sono rimasti uccisi quattro civili: “E’ molto difficile evacuare la popolazione”.
ORE 11 – Gli attacchi russi di ieri a Severodonetsk “hanno danneggiato almeno 6 case, causando la morte di 4 persone. E’ stato attaccato l’edificio di una scuola a Hirske, danneggiate case anche a Lysychansk, Novodruzhensk e Zolote”. Lo comunica su Telegram il Servizio Emergenze Nazionale ucraino, aggiungendo che ieri, “attraverso la strada Lysychansk – Bakhmut, sono state portate al sicuro 43 persone, di cui 5 bambini. A coloro che sono restati nei loro villaggi sono stati consegnati aiuti umanitari”.
ORE 10.44 – La Russia ha posizionato missili ‘Iskander’ in un’area della Bielorussia situata a circa 50 chilometri dal confine. La denuncia arriva dalle forze armate di Kiev, secondo cui “la minaccia di attacchi missilistici” dal paese vicino “sta aumentando”. “L’aggressore ha spostato la divisione ‘Iskander-M’ nella regione di Brest, a una distanza di 50 chilometri dal confine con l’Ucraina”, ha affermato lo Stato maggiore dell’esercito ucraino in un rapporto pubblicato sul suo account ufficiale su Facebook.
ORE 10.40 – A Mariupol il principale obiettivo militare è stato raggiunto. Parola di Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino, che ha parlato all’emittente tedesca Ard a qualche giorno dalla resa (evacuazione, per Kiev) di tutti i militari che ancora si trovavano all’interno dell’acciaieria Azovstal. “Il principale obiettivo a Mariupol è stato raggiunto – ha rivendicato – Era quello di bloccare i militari russi….oltre 20mila soldati russi. E questo è stato possibile grazie alle azioni eroiche dei difensori di Mariupol e poi ai difensori che stavano in Azovstal”.
ORE 10.10 – Stati Uniti e India continueranno a consultarsi da vicino per mitigare gli effetti negativi della guerra in Ucraina sull’economia e sugli approvvigionamenti di generi alimentari. Questo quanto emerso da un lungo colloquio a Tokyo tra il presidente americano Joe Biden e il premier indiano Narendra Modi. L’incontro è stato l’occasione per rinnovare l’impegno di entrambi i paesi a collaborare nei settori della difesa, del clima, della salute.
ORE 9.49 – La disponibilità del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a incontrare solo il presidente russo Vladimir Putin per continuare il negoziato è un mero sforzo di relazioni pubbliche. E” quanto ha detto il primo vice inviato russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, che ha parlato con Soloviev Live TV Channel. “E’ solamente un mero sforzo di public relations – ha accusato – Le persone che non sono a conoscenza delle cose non capiscono che i colloqui ai summit devono essere preparati in maniera approfondita e l’agenda deve essere concordata da entrambe le parti e deve essere preparato il terreno dagli esperti, altrimenti non c’è bisogno di parlarsi”.
ORE 9.30 – “A Severodonetsk si mantiene la difesa. La città è sotto il controllo del governo ucraino. I russi hanno dispiegato 25 gruppi tattici di battaglione per prendere la città. Il numero degli attacchi è aumentato. Sono in corso combattimenti nei villaggi vicini. E’ molto difficile evacuare le persone”. Lo ha scritto su Telegram Serhii Haidai, governatore della regione di Luhansk.
ORE 9.15 – La Gran Bretagna ha annunciato oggi che sta discutendo con i suoi alleati del possibile invio di navi da guerra nel Mar Nero per proteggere i mercantili che trasportano grano ucraino. Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis, che ha tenuto un incontro sul possibile corridoio navale protetto da Odessa attraverso il Bosforo per l’esportazione di grano con la sua controparte britannica Liz Truss, ha parlato di una coalizione di partecipanti che potrebbe includere alcuni paesi della Nato ed altri paesi, dipendenti dalle importazioni di grano.
ORE 8.50 – Sono 234 i bambini uccisi e 433 quelli feriti dall’inizio del conflitto in Ucraina con la Russia. Lo rende noto l’Ufficio del Procuratore generale ucraino precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe – aggiunge la nota – hanno danneggiato 1.848 istituzioni educative, 173 delle quali sono andate completamente distrutte.
ORE 8.40 – L’Ue raggiungerà l’accordo sull’embargo petrolifero alla Russia “entro pochi giorni”. A dirsene convinto è stato il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, parlando con la Zdf. “Raggiungeremo una svolta in pochi giorni”, ha dichiarato, sottolineando però che un embargo non indebolirà automaticamente il Cremlino: l’aumento dei prezzi globali del petrolio dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato un embargo ha consentito a Mosca di incassare maggiori entrate pur vendendo volumi inferiori di greggio.
ORE 8.24 – Ammonterebbero a 29.350 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 29.350 uomini, 1302 carri armati, 3194 mezzi corazzati, 606 sistemi d’artiglieria, 201 lanciarazzi multipli, 93 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 205 aerei, 170 elicotteri, 2213 autoveicoli, 13 unità navali e 480 droni.
ORE 8.10 – Mosca si dedicherà in futuro ad approfondire le relazioni con la Cina, e farà in modo di dipendere solo da paesi “affidabili” non legati all’Occidente ‘russofobo’. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, rispondendo a domande nel corso di un evento a Mosca. Se l’Occidente “vorrà offrire qualcosa in termini di ripresa delle relazioni, valuteremo seriamente se ne avremo bisogno o meno”, ha aggiunto, secondo una trascrizione riportata sul sito del ministero degli Esteri.
ORE 8 – “La situazione più difficile oggi è nel Donbass. I combattimenti sono in corso a Bakhmut, Popasna e Severodonetsk, dove gli occupanti stanno concentrando la maggiore parte delle loro attività, massacrando e cercando di distruggere tutto ciò che c’è lì. Nessuno ha letteralmente distrutto il Donbass tanto quanto l’esercito russo sta facendo adesso”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso alla nazione della scorsa notte. “Le prossime settimane di guerra saranno difficili. E dobbiamo esserne consapevoli. Eppure non abbiamo altra alternativa che combattere… e vincere. Dobbiamo liberare la nostra terra e il nostro popolo. Perché gli occupanti vogliono portarci via non solo qualcosa, ma tutto ciò che abbiamo. Compreso il diritto alla vita degli gli ucraini”, ha aggiunto.
ORE 7.28 – La Russia “ha aumentato l’intensità delle sue operazioni nel Donbass”, ma finora “ha raggiunto solo successi localizzati, in parte concentrando le unità di artiglieria”. E’ quanto riferisce il ministero della Difesa britannico nel consueto aggiornamento sulla guerra in Ucraina.
ORE 7.09 – Gli specialisti del ministero della Difesa russo hanno sminato circa 50 chilometri di costa sul mar d’Azov, nei pressi del porto di Mariupol. E’ quanto sostengono le autorità di Mosca, a qualche giorno dalla caduta dell’acciaieria Azovstal dove era asserragliata l’ultima sacca di resistenza della città.