L’esercito russo ha lasciato l’Isola dei Serpenti, nel Mar Nero, dopo i bombardamenti delle forze armate ucraine. Lo ha riferito il comando operativo meridionale ucraino, spiegando in una nota che “durante la notte, a seguito di un’operazione militare di successo con le nostre unità missilistiche e di artiglieria sull’Isola dei Serpenti, il nemico ha evacuato frettolosamente i resti della guarnigione su due motoscafi e probabilmente ha lasciato l’isola”.
Anche il ministero della Difesa russo ha confermato il ritiro delle sue truppe dall’isola, definendolo un “passo di buona volontà. Le forze armate russe – ha scritto il ministero in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa statale russa Tass – hanno completato la loro missione sull’Isola dei Serpenti e hanno ritirato la loro guarnigione. Questa decisione impedirà a Kiev di speculare sull’impossibilità di esportare grano”.
“La Russia continua a provocare una crisi alimentare e mente. Stanno ancora bloccando i nostri porti e distruggendo il grano”, scrive tuttavia su Telegram il capo dell’ufficio di presidenza ucraino, Andriy Yermak, confutando la versione data da Mosca sul ritiro.
“Lo presentano come un ‘gesto di buona volontà'” e dicono che “la Russia non interferisce con i corridoi umanitari per l’esportazione di grano ucraino. Ma tutto questo – dice Yermak – è completamente falso: innanzitutto sono state le forze armate ucraina a cacciare i russi dall’Isola dei Serpenti. In secondo luogo, i russi stanno bombardando i magazzini con il nostro grano. In mattinata è stato sparato a un magazzino nella regione di Dnipropetrovsk”.