(Adnkronos) – Germania, Regno Unito, Francia e Stati Uniti hanno revocato le restrizioni sulla gittata delle armi fornite all’Ucraina. Ad annunciarlo è stato ieri il Cancelliere tedesco Friedrich Merz intervenendo all’Europaforum di Wdr.
“Non ci sono più restrizioni sulla gittata delle armi consegnate all’Ucraina. Né dagli inglesi, né dai francesi, né da noi. Nemmeno dagli americani”, le parole di Merz, che ha aggiunto come l’Ucraina ora possa “anche difendersi, ad esempio, attaccando posizioni militari in Russia. Cosa che non faceva qualche tempo fa, salvo alcune eccezioni. Ora può farlo”.
“E’ evidente che Putin considera le offerte di dialogo come un segno di debolezza. Se anche una proposta di incontro in Vaticano non trova l’approvazione della Russia, dobbiamo prepararci al fatto che questa guerra durerà più a lungo di quanto vogliamo o possiamo immaginare”, l’interpretazione che il cancelliere tedesco ha dato delle ultime azioni del presidente russo.
Le parole di Merz hanno prevedibilmente scatenato l’ira del Cremlino, che ha definito “pericoloso” l’annuncio del Cancelliere tedesco e dei suoi alleati. “Se tali decisioni ci sono veramente state, vanno assolutamente nella direzione contraria della nostra spirazione a entrare in un percorso politico. Dunque è una decisione pericolosa”, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov.
La decisione degli alleati di Kiev costringe quindi Mosca a rivedere i suoi piani. E’ stata la senatrice Natalia Nikonorova, membro della Commissione Affari Internazionali del Consiglio della Federazione russa, a spiegare alla Tass le implicazioni strategiche delle forniture di armi a lungo raggio a Kiev.
Nikonorova ha affermato che ogni dichiarazione politica europea riguardo alle forniture, indurrebbe la Russia a rivedere i propri piani per l’istituzione di una zona cuscinetto strategica. La senatrice ha quindi puntualizzato che “gli europei dovrebbero tenere presente che ogni annuncio di questo tipo sul dispiegamento di armi a lungo raggio influenza i nostri piani operativi, adeguandoli in base alla gittata dell’arma, come ha ripetutamente sottolineato il presidente russo Vladimir Putin. La nostra priorità assoluta rimane la sicurezza dei nostri cittadini”.
Infine, la senatrice ha ipotizzato che l’Occidente persegua la strategia di un cessate il fuoco temporaneo di 30 giorni, al solo fine di sfruttare questo periodo per riarmare e rafforzare le forze armate ucraine.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà intanto domani a Berlino in visita ufficiale, rivela Der Spiegel citando proprie fonti. I negoziati tra ucraini e russi, così come il nuovo pacchetto di sanzioni della Ue contro Mosca, saranno al centro dell’incontro tra Zelensky e il cancelliere Merz, afferma il quotidiano.
In particolare, scrive Der Spiegel, Merz vorrebbe parlare di persona con Zelensky dei passi da compiere verso ulteriori colloqui tecnici tra Ucraina e Russia. Probabile, si legge, che il cancelliere tedesco parli con il leader ucraino anche di un ulteriore sostegno militare della Germania all’Ucraina. In Germania Zelensky incontrerà anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, aggiunge il giornale.